martedì 31 maggio 2011

STIAMO LAVORANDO PER IL PASSAGGIO DELL'OPG ALLA REGIONE

FOTO:L'assessore Russo tra i dott.Rosania e Levita; Elvira Morano(Cgil)


L'ASSESSORE REGIONALE MASSIMO RUSSO SOSTIENE CHE INTANTO CHE L'OSPEDALE NON PASSA ALLA GESTIONE DELL'ASP SPETTA ALLO STATO PROVVEDERE AL SUO MANTENIMENTO E CURA

La presenza dell'assessore comunale alla sanità Massimo Russo al convegno organizzato per iniziativa della Cgil Sicilia e dell'ass. STOPOPG , tenutosi stamani nel salone delle conferenze dell'OPG di Barcellona, era attesa per un chiarimento ufficiale su come mai ancora non è avvenuto il passaggio delle competenze gestionali alla Regione e se esistono prospettive prossime per la soluzione di tale problema, che praticamente lascia in enormi difficoltà chi ha il compito di gestire l'importante struttura.
Su tale argomento non sono mancate le polemiche, soprattutto in seguito alle risultanze negative diffuse mediaticamente dai responsabili della commissione parlamentare guidata dal senatore Ignazio Marino, secondo cui le carenze riscontrate andrebbero addebitate alla Regione Siciliana che non ha ancora recepito il decreto sul passsaggio degli OPG alle ASL (ASP adesso per la Sicilia).
Salito sul palco per un suo intervento, dopo che Elvira Morano, della segreteria regionale Cgil, aveva illustrato la pesantezza della situazione nell'ambito dell'OPG, l'assessore Russo, per prima ed essenziale cosa, ha voluto chiarire che la responsabilità del ritardo del passaggio di gestione non è della Regione, ma dello Stato che non ha finora chiarito in che modo e con quali risorse l'Azienda Sanitaria Locale - che dipende dalla Regione - possa gestire l'OPG e i penitenziari dell'Isola.
Intanto nell'attesa che venga recepita la legge - ha detto con forza Massimo Russo - spetta al ministero della Giustizia il mantenimento globale dell'OPG.
L'assessore alla sanità ha assicurato che si sta lavorando e che la commissione paritetica si sta attivando per arrivare al più presto possibile al recepimento della legge.
A descrivere lo stato di necessità in cui versa l'ospedale da lui retto, è successivamente intervenuto il direttore dell'OPG Nunziante Rosania, che si è soffermato sui numerosi sacrifici ed impedimenti cui l'amministrazione dell'ospedale ha finora dovuto badare e sulle numerose, spesso inutili, pressioni e proposte avanzate, anche a livello politico, per cercare di migliorare la difficile situazione. Ha quindi accennato alle sperimentazioni e ad altre iniziative riuscite, ma sempre con enormi sacrifici, ma ultimamente ripagate male con veleni mediatici immeritati.
Sono pure intervenuti l'assessore comunale ai servizi sociali Santino Calderone, che ha accennato alla prospettiva d'interventi in simbiosi tra Comune e Opg, e don Pippo Insana fondatore della Casa di Solitarietà e Accoglienza che, nel lamentare le numerose inadempienze per mancata dimissione di parecchi ricoverati dimissionabili in proroga e di altri degenti che possono benissimo stare in luoghi diversi dall'Opg, opportunamente attrezzati, ha finito con l'esclamare che gli OPG si possono chiudere anche subito.

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