mercoledì 1 settembre 2010

IL CONSIGLIERE COMUNALE FRANCO CALABRO' SCRIVE ALLE AUTORITA' SANITARIE E AL SINDACO PER MANIFESTARE PREOCCUPAZIONE PER LE SORTI DEL CUTRONI ZODDA


Scompare la pediatria all'ospedale di Barcellona?
Se lo chiede il consigliere comunale Franco Calabrò, nell'indirizzare un'allarmata lettera alle competenti autorità (sindaco, assessore regionale alla Sanità, direttore generale ASP Messina, Direttore sanitario ospedale Cutronni-Zodda).
"Suscita perplessità - scrive Calabrò - anche tra i non addetti ai lavori la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera che prevede il trasferimento della Unità Complessa di pediatria dall'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto a quello di Milazzo.
Infatti dall'apertura del reparto, avvenuta dodici anni fa, s'è assistito ad un trend di crescita dei ricoveri e delle prestazioni sino al punto di diventare un polo di attrazione per le patologie pediatriche dell'hinterland barcellonese, e non solo, estendendosi anche al limitrofo territorio milazzese.
Pertanto risulta incomprensibile ed inspiegabile, tenuto conto dei principi di razionalizzazione delle risorse e taglio degli sprechi cui si dovrebbbe ispirare il piano di riordino della rete ospedaliera in Sicilia, siffatto traferimento.
Ci si chiede che fine faranno gli ambulatori che, come risulta dalla "Carta di accoglienza"della UOC di Pediatria, sono attivi quale l'ambulatorio di allergologia, di gastroenterologia, di neuro- psichiatria, di ecografia del rene, dell'anca e così via..
Alla luce di quanto sopra, quali motivazioni possono giustificare una decisione che va contro ogni logica azzerando, così facendo, una UOC di pediatria ormai consolidata nell'attività assistenziale barcellonese?
Il sospetto ancora una volta è che la politica del governo regionale possa condizionare scelte che potrebbero ritenersi contro gli interessi della popolazione, ultimamente già penalizzata dal trasferimento di alcuni reparti presso l'ospedale di Milazzo, declassando ulteriormente la già deficitaria condizione del nosocomio del Longano.
L'assunzione di queste importanti decisioni non dovrebbe essere guidata dalla necessaria tutela della salute e dei diritti dei cittadini e al contempo sganciarsi da mere logiche di baratto politico?
Si desidera risposta scritta ed urgente dagli organi in indirizzo.
Il consigliere comunale Franco Calabrò".

10 commenti:

Unknown ha detto...

Non posiamo che appoggiare le giuste domande del consigliere calabrò.E' veramente illogico questo modo di procedere della sanità regionale e provinciale.Questo stillicidio è umiliante.Perchè milazzo si arricchisce a danno di barcellona? E' frutto di razionalizzazione o di politica di potere? Forse a qualche potente interessa che le cose vadano così? O milazzo è diventato un polo più attraente più ricco di futuro sviluppo.E il nostro sindaco che dice? Non dice niente?
franz

Vanni ha detto...

Lancio una proposta provocatoria:
PRIVATIZZIAMO IL "CUTRONI ZODDA".
Chissà se i corposi interessi economici che girano intorno alla sanità non possano rilanciare il nostro "nosocomio".
L'esperienza pilota del S.Raffaele G.Giglio di Cefalù ha prodotto un polo di eccellenza con il supporto di una struttura come il S.Raffaele di Milano(Privata).
Dopo i casi di malasanità del policlinico di Messina, credo che ci sia spazio nella nostra provincia per creare un polo di eccellenza a partecipazione pubblica e privata(il S.Raffaele Giglio di Cefalù è gestito da una fondazione partecipata dalla regione siciliana e dall'istituto S. Raffaele di Milano) ed il nostro nosocomio potrebbe diventare una struttura sanitaria di riferimento in tutta la provincia di Messina.

Unknown ha detto...

Non vedo la provocazione.Se l'hanno fatto a cefalù si può fare anche a barcellona.Ma ci vuole una fondazione partecipata dalla regione.E qui ritorna la politica con i suoi interessi privatistici e poi il san raffaele con i suoi interessi vaticani.Se tutti avessero la stessa pensata ,la sanità non sarebbe più pubblica,e i poveri ne soffrirebbero.L'efficienza sarebbe in danno dell'equità sociale.Pubblico e privato ,sì, ma senza danno per i più deboli.La sanità e la scuola sono servizi che devono restare essenzialmente pubblici. La riforma scolastica della gelmini è solo un taglio orizzontale che ha prodotto e produce tanto dolore e poca formazione di cittadini consapevoli.Al governo interessa distruggere il pubblico riducendo la spesa.Penso che dobbiamo batterci per una scuola e una sanità prevalentemente pubbliche,per evitare l'imbarbarimeno e la decadenza dei valori universali di solidarietà.Quello che sta succedendo nella scuola è puro imbarbarimento,che un giovane siciliano sta combattendo con la fame.Ma questo blog è muto.Come pure per la vita di sakineh.Il blog non si mpuò interessare solo dei fatti e problemi di barcegotto,perchè la realtà è mondiale.Quello che succede nella parte più lontana del mondo ci coinvolge.Se non lo sentiamo non possiamo contribuire a cambiare il mondo,iniziando da noi stessi.Per esempio mettendo le ali ai piedi e alle bici ,non alle auto,e facendo isole pedonali decongestionanti e verdi.Piccoli grandi cambiamenti che possono rivoluzionare mentalità usi e costumi.Lo so ,sono un idealista ottimista rimasto bambino con la testa in aria.Questo è il mio povero contributo di cittadino.Sindaco,dopo otto anni, non ho capito qual è il tuo.
Franz

Vanni ha detto...

Francesco ,guardi che il S.Raffaele di Milano è una struttura privata ma è convenzionato con il sistema Sanitario nazionale,tantissimi siciliani,tra gli altri, vanno a farsi curare a Milano senza spendere una lira,è tutto a carico della Regione Sicilia.
Le posso assicurare che istituire centri di eccellenza in Sicilia farebbe risparmiare alla nostra regione tanti bei soldini,ed il cittadino avrebbe un servizio migliore,poco importa se pubblico o privato.

Agapito ha detto...

Tanto i soldi sono sempre pubblici!

Sono sempre Agapito ha detto...

Dopo l'esperienza Aiello,fatta dal Governo Cuffaro, penso che adesso don Raffaele ci rifletterebbe un po' prima di fare un passo del genere...

Unknown ha detto...

xVanni.La fondazione san Raffaele è stata fondata da don Gelmini e l'attuale presisente è don Verzè.E' privata ma sotto il controllo della chiesa.Così credo ma posso sbagliarmi.
Cordialmente,Franz

RAFFAELE ha detto...

La Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, costituita nel 1971 da don Luigi Maria Verzé, è un'opera che comprende attività cliniche, di ricerca e didattiche.

L'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele si estende su un'area territoriale di 300.000 mq. e, compreso il suo distaccamento San Raffaele Turro, specializzato nelle malattie mentali e comportamentali, dispone di 1.397 posti letto, impiegando oltre 3.600 dipendenti. E' sede del Dipartimento di Emergenza, Urgenza e Accettazione di Alta Specialità (EAS). Nell'anno 2009 ha effettuato oltre 56.800 ricoveri, 8 milioni e 41mila tra prestazioni ambulatoriali ed esami di laboratorio, oltre 62.800 accessi al Pronto Soccorso.

Dell'Istituto è parte il Dipartimento di Biotecnologie (DIBIT), fondato nel 1992, oggi un centro di ricerca di base tra i più importanti in Europa e il più grande parco scientifico biotecnologico privato in Italia. Dispone di circa 136.000 mq dedicati a Ricerca e Didattica, dove lavorano oltre 650 ricercatori.

L’Ospedale San Raffaele Turro, casa di cura accreditata dal Servizio Sanitario Nazionale, è dal 1988 proprietà della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor. Oltre alle divisioni di Psichiatria, sono presenti le divisioni di Neurologia e di Urologia per un numero complessivo di 314 posti letto, il Servizio di Psicologia Clinica, numerosi servizi diagnostici e di riabilitazione, attività ambulatoriali e di ricerca. All’interno del San Raffaele Turro è presente anche il Centro San Luigi, centro di cura e di ricerca per le patologie HIV correlate.
Sono società controllate: Laboraf - Diagnostica e Ricerca s.p.a. (medicina di laboratorio), HSR Resnati s.p.a. (poliambulatori), Editrice San Raffaele (casa editrice che pubblica Kos, mensile di medicina, cultura e scienze umane, l’Ala, periodico di medicina e salute, ed edita saggi e trattati di medicina, psicologia, cultura, filosofia e scienze umane), Science Park Raf s.p.a. che a sua volta controlla Telbios (società di telemedicina e formazione a distanza) e Molmed (società biotech focalizzata sulla medicina molecolare).
Il Parco Scientifico Biomedico di Roma è società collegata.
La Fondazione San Raffaele comprende anche un numero considerevole di enti no profit collegati: AISPO (Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli), organizzazione non governativa che opera con progetti mirati in Europa, Brasile, India, Africa e Israele, FONDAZIONE G.GIGLIO DI CEFALU'(Ospedale), Fondazione San Raffaele Cittadella della Carità di Taranto (Ospedale), Fondazione Onlus Areté (fondazione senza scopo di lucro nata per sostenere l’attività dell’Istituto San Raffaele e della sua Università), Fondazione Monte Tabor Centro Italo Brasilero ECCETERA

LUI ha detto...

Don Luigi Maria Verzè:è QUEL PRETE IMPRENDITORE CHE HA DETTO CHE Berlusconi è stato mandato dalla divina Provvidenza.

Vanni ha detto...

x Agapito,credo che Aiello e don Verzè ,nonostante quest'ultimo abbia simpatie per Berlusconi,abbiano una storia di vita completamente diversa.
Se viene fatta una fondazione tra la Regione Siciliana ed il S.Raffaele Tabor non credo possa far
scandalizzare nessuno,anzi.

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