
Mentre la Sicilia langue, tra rifiuti e disserviizi, presso il Governo della Regione continua il braccio di ferro all'insegna di un potere che in definitiva è ormai logoro più che mai.
Don Raffaele, che puntando i piedi ha escluso dalla rinnovata giunta la costola cuffariana, lasciando invece aperto uno spazio - tre assessorati - per gli ortodossi del PDL, ha atteso finora pazientemente che costoro accettassero di entrarvi. Evento, questo, inattuato ed improbabile ad attuarsi, considerata la resistenza manifesta del Coordinamento regionale del partito e, soprattutto, vista la tiepidezza finora dimostrata dal leader Berlusconi, che attualmente ha ben altre grane personali cui pensare, molto più urgenti - per lui - del problema politico di una Regione succube, qual è stata finora la Sicilia.
Comunque il presidente Lombardo, dopo la delusione del mancato incontro con il cavaliere, adesso sembra stanco di attendere e già comincia a spazientirsi, tanto d'avere dichiarato che, tra martedì e mercoledì, provvederà a nominare i titolari dei tre assessorati rimasti in sospeso, atttingendo tra "persone che remano a favore della Sicilia", e che potrebbero essere un elemento ex An e due pidiellini provenienti da Forza Italia.
Comunque si tratta di supposizioni, che potranno non trovare riscontro nella realtà.
4 commenti:
Quello che sta succedendo in sicilia è la premessa di quello che succederà a livello nazionale.Un veniente 25 luglio è stato paventato anche da Ferrara sul Foglio.Domani voterò tre sì al referendum.Non ho paura della possibile dittatura di Berlusconi perchè sarà inghiottito dal 25 luglio.In Sicilia già i topi rissosi (altro che centrosinistra!)abbandonano la nave...Che affonda.
I tre sì, possono solo a servire a favorire gli inciuci tra i 2 più grandi partiti italiani, come ha dimostrato un recente voto segreto alla camera e la strana coesione tra i 2 partiti nelle votazioni all'interno del parlamento europeo. Insomma ci troveremmo con 2 forze che fanno solo finta di essere diverse.
Forse conviene rifiutare le prime due schede o votare "NO"in esse, e votare "SI" nella terza scheda, quella verde chiaro, per impedire la presentazione di uno stesso candidato in più circoscrizioni. Sarebbe tuttavia un cambiamento molto magro. L'unica cosa saggia sarebbe approvare una nuova legge elettorale: Cosa però che, a quanto pare, sono pochi coloro che lo vogliono.
Per il cambiamento come quello delle cellule del nostro corpo che è vita bisogna votare e votare tre sì,senza paure.Noi facciamo il nostro dovere.Poi quel che verrà verrà.Abbiamo un'arma potente e democratica.Usiamola!Questa è la mia ferma convinzione.
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