foto: il conduttore e gli ospiti di ieri a Malpensa,ItaliaIeri sera - in seconda serata - facendo zapping col telecomando - mi sono fermato sul secondo canale Rai e ho visto che si stava trasmettendo un talk show, che neppure sapevo esistesse.
A condurlo c'era il giornalista Gianluigi Paragone, già vicino
alla Lega (è stato direttore della Padania), ed ora prossimo al Pdl ( è vicedirettore di Libero).Il programma dal titolo significativo - "Malpensa, Italia" - è il solito salotto, dove il conduttore - ovviamente in piedi e con l'indice della mano destra appoggiato al labbro inferiore - cerca di dirigere un dibattito politico-sociale tra quattro "noti" personaggi dalle idee contrastanti, mentre da una finestra s'affaccia il quinto, che con fatica cerca di dire la sua.
Nel palcoscenico di ieri sera, tutt'attorno le pareti sostenevano gigantografie con le immagini del premier, macchiettate in tutte le salse: da Napoleone alla strega
cucù.Era evidente che si trattava di un talk show antitetico a quello della sera precedente, l'ormai stracco "Anno zero" di Michele Santoro. Da quanto ho potuto capire - e poi informandomi ne ho avuto conferma - lo share di questa nuova chicca di Rai due non dovrebbe essere confortante, e ciò me l'ha fatto sospettare, oltre la conduzione, lo sciatto confusionario andamento del
programma. M'è sembrato di rivedere la stesso vuoto contenitore qualche anno fa aperto dall'ormai dimenticato Socci e chiuso in grande anticipo per carenza di spettatori.

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