

Potrebbe sembrare una stranezza, eppure è scientificamente accertato che, nell'età scolare compresa tra i dodici e i quindici anni - che coincide suppergiù con quella dei ragazzi di scuola media inferiore - l'orologio biologico è diverso di quello dei bambini e degli adulti, tanto che sarebbe opportuno concedere loro la possibilità di alzarsi due ore più tardi degli altri.
Prendendo spunto da questa scientifica constatazione, confermata anche dalla propria esperienza professionale, il preside di una scuola media britannica, dottor Paul Kelley, ha lanciato l'idea di cambiare l'orario scolastico d'entrata e di uscita, spostandolo di due ore per consentire ai ragazzi di alzarsi più tardi, in maniera da espletare la propria attività d'apprendimento nelle migliori condizioni recettive.
Il preside Kelley sostiene d'avere avvertito che "the end of "teenage zombies" dozing off in lessons before lunch", che cioè i ragazzi terminano di essere sonnacchiosi a metà mattinata, prima di quella che per gli inglesi è l'ora della seconda colazione.
Da notare che durante l'adolescenza la melatonina, l'ormone endogeno che facilita il sonno, viene rilasciato più tardi che nell'infanzia, e questo rende difficile per i teenagers addormentarsi prima delle 22,30-23 circa. Di conseguenza risultano difficili e lenti i risvegli al mattino.
Le reazioni alla proposta avanzata dal preside inglese sono state solo in parte favorevoli.
Molti insegnanti si sono pronunciati contrari, asserendo che gli alunni dovrebbero andare a letto presto.
E moltissimi presidi hanno assicurato che non cambierebbero mai l'orario scolastico, perchè non esiste una tale necessità.
I favorevoli hanno sottolineato la possibilità di migliorare il traffico automobilistico all'interno delle città, grazie allo slittamento dell'orario dì entrata ed uscita in talune scuole.
3 commenti:
non male....
Perche non:)
quello che stavo cercando, grazie
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