sabato 7 febbraio 2009

GIORNATA DI PROTESTA AL LICEO SCIENTIFICO "MEDI" DI BARCELLONA


Avevo parlato di disagio giovanile, ovviamente in senso generale.
Ma ecco che oggi, proprio nella nostra città, si registra qualcosa che mi dà spunto a riparlarne. Solo che si tratta di una delle cause che mettono a disagio buona parte della nostra gioventù. E' lo stato di fatiscenza e d'inadeguatezza in cui vengono lasciate le scuole, in modo particolare gli edifici che ospitano le scuole suoperiori.
Ed ancora più particolarmente quelli - tutti privati e pagati a suon di dispendiosi affitti - destinati al liceo scientifico "Medi" di Barcellona, uno degli istituti maggiormente affollati del comprensorio.

Stamattina, in seguito ad incidenti subiti da due alunni nell'ambito di tale scuola - che praticamente è sparpagliata in cinque diverse ubicazioni per mancanza dell'indispensabile plesso unico - gli studenti hanno deciso di protestare, sostenendo che non ce la fanno più a continuare la loro attività scolastica in posti divenuti poco affidabili. I due ragazzi incidentati- un maschio ed una femmina - hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso: il primo per essere scivolato nel cortile, in cui si ripiega per l'ora di ginnastica in mancanza di una palestra; l'altra per avere subito una storta nel percorrere la scala d'emergenza per raggiungere il piano terra.
Gli studenti, che lamentano l'esistenza di aule soggette a infiltrazioni d'acqua in edifici disponibili per natura inadeguati, stamani si sono fermati davanti all'edificio centrale del Liceo "Medi", quello che per intenderci ospita la presidenza, e in maniera silenziosa hanno fatto capire al preside che la loro protesta sarebbe continuata se non si fosse provvedutoo ad agitare con fermezza il problema presso la Provincia, che ha competenza nel gestione delle scuole siperiori.

Il preside ha ricevuto una delegazione e, consapevole della gravità della situazione, avrebbe condiviso con gli studenti l'opportunità di organizzare una manifestazione presso la sede provinciale, in maniera da contattare il presidente Ricevuto e ricordargli la responsabilità dell'Ente Provincia in ordine a questa insostenibile situazione.
Ormai da anni, il liceo scientifico di Barcellona viene buggerato con promesse di soluzioni radicali, mediante progettazione e costruzione di un plesso ad hoc. S'è addirittura giunti, ai tempi della Presidenza Leonardi, a formulare una bozza di bando di concorso per tale costruzione, che legato ad un leasing bancario avrebbe dovuto affrontare e risolvere il problema. Solo che la richiesta leasing era talmente campata in aria da non riuscire ad avere seguito. E così, per la costruzione del plesso, siamo a punto e a capo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo al solito dramma.Denuciare e lasciare le cose come stanno.Così i soliti continuano ad arricchirsi e i giovani i deboli continuano a farsi male a rimanere nel disagio.A lamentarsi,a fare il pianto greco come stiamo facendo noi.Ci stancheremo?Spero di no.

Anonimo ha detto...

si condivido ciò che dice Franz Sidoti, il solito pianto greco ci piangeremo addosso per qualche e mese e poi affitteranno qualche altro locale di un'altro amico. Il progetto del nuovo liceo scientifico da sorgere in contrada molino a nord del nuovo rilevato ferroviario era tutto pronto. Sito idoneo perché scuola intercomunale e ben servita dai mezzi di trasporto. Sorsero i primi intoppi perché c’era chi affermava che a Pozzo di Gotto non c’era un plesso di una scuola media superiore e si era individuato un sito. Ci fu lo scarica barile fra scuola comune provincia. Poi fu individuata la zona accanto al nuovo istituto professionale. Questo è un esempio di quanto sia importante il ruolo della provincia per i cittadini!!!!!

barcellonablog ha detto...

La storia del sito idoneo risale ai tempi in cui era in auge la presidenza di Mirella Genovese, che influenzata dall'insistenza di un ingegnere-professore-amministratore comunale, cercò tutte le scuse per rifiutare il terreno designato nei pressi del rilevato ferroviario. Fu una prima perdita di tempo che permise alla Provincia di farsene un alibi e perdere ulteriore tempo. Successivamente, identificato altro terreno al di là del Longano, si cominciò a fantasticare su assurde possibilità di reperire finanziamento con un leasing e s'arrivò al pio desiderio di un accordo con un'impresa per la costruzione del plesso. Cosa andata in fumo, perchè impostata in maniera errata. E adesso si cerca ancora di prendere in giro studenti e loro famiglie.

Anonimo ha detto...

Che brutto esempio quello della presidenza dell'istituto! Che brutto esempio ,Peppino, quello della provincia(quella di Leonardi o di Buzzanca?)

Anonimo ha detto...

io non ho voluto far nomi ma la cosa è andata proprio così prof Cilona. Credo che l'edilizia scolastica per le scuole mdie superiore non stia bene un po in tutta italia. La Provincia di Messina da quando è iniziata tangentopoli si è fermata. non ha più fatto niente. Basta vedere le aree di competenza; Strade, edilizia scolastica, torrenti. Per rendersi conto della viabilità provinciale basta andare fuori provinciao ricodarsi cosa è successo un mese fa dopo una pioggia eccezzionale.

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