Che fine ha
fatto l'Ipab di Barcellona, con le sue fondazioni nate per beneficiare chi ne avesse di bisogno?
Da quello che si può vedere, certamente anche per responsabilità del Comune, che non s'è voluto assumere l'impegno di incamerarsi il grosso patrimonio, sta andando a pezzi fino a rovinarsi definitivamente per l'assoluto abbandono.
Di questo importante problema abbiamo scritto a fiumi in questo blog, con grande rammmarico per il crescente stato di rovina di un patrimonio immobiliare, che farebbe gola a qualsiasi privato e che, non solo non rende nulla, ma serve soltanto ad accumulare fattori negativi inimmaginabili. Ultimamente s'è parlato di commissariamento, a causa dell'avvenuta scadenza del CdA, che d'altronde s'era mantenuto in stato d'ibernazione, tanto da non riuscire più neppure a pagare le pochissime maestranze a carico della fondazione Nicolaci-Bonomo.
Dicevo che tanto s'è parlato di questa spiacevole questione e del crescente stato di degrado in essa registrato. S'è detto di Ipab nell'occhio del ciclone, di gatta da pelare, di spiragli prospettati e mai visti, di fondazione sotto controllo, questo con un grosso interrogativo, di Ipab che continua a sfasciarsi, sempre con tono allarmato e mai rassegnato. Ma a tutto che cosa è seguito? Il silenzio assoluto per risposta.
Eppure la risposta c'è: ed è in queste foto che mostrano lo stato in cui è ridotto uno degli edifici appartenenti ad un patrimonio donato per beneficenza: l'ex asilo Munafò, gestito dalle suore in via Mandanici. Abbandonato da tempo, adesso è un mucchio di rovine all'interno, mentre le imposte esterne sono sgangherate e danno accesso a chiunque volesse trasformarlo in...covo. In pieno centro cittadino e senza vergogna alcuna...
fatto l'Ipab di Barcellona, con le sue fondazioni nate per beneficiare chi ne avesse di bisogno?
Da quello che si può vedere, certamente anche per responsabilità del Comune, che non s'è voluto assumere l'impegno di incamerarsi il grosso patrimonio, sta andando a pezzi fino a rovinarsi definitivamente per l'assoluto abbandono.
Di questo importante problema abbiamo scritto a fiumi in questo blog, con grande rammmarico per il crescente stato di rovina di un patrimonio immobiliare, che farebbe gola a qualsiasi privato e che, non solo non rende nulla, ma serve soltanto ad accumulare fattori negativi inimmaginabili. Ultimamente s'è parlato di commissariamento, a causa dell'avvenuta scadenza del CdA, che d'altronde s'era mantenuto in stato d'ibernazione, tanto da non riuscire più neppure a pagare le pochissime maestranze a carico della fondazione Nicolaci-Bonomo.
Dicevo che tanto s'è parlato di questa spiacevole questione e del crescente stato di degrado in essa registrato. S'è detto di Ipab nell'occhio del ciclone, di gatta da pelare, di spiragli prospettati e mai visti, di fondazione sotto controllo, questo con un grosso interrogativo, di Ipab che continua a sfasciarsi, sempre con tono allarmato e mai rassegnato. Ma a tutto che cosa è seguito? Il silenzio assoluto per risposta.
Eppure la risposta c'è: ed è in queste foto che mostrano lo stato in cui è ridotto uno degli edifici appartenenti ad un patrimonio donato per beneficenza: l'ex asilo Munafò, gestito dalle suore in via Mandanici. Abbandonato da tempo, adesso è un mucchio di rovine all'interno, mentre le imposte esterne sono sgangherate e danno accesso a chiunque volesse trasformarlo in...covo. In pieno centro cittadino e senza vergogna alcuna...
6 commenti:
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http://www.antoniodipietro.com/informazione/#000972
Ciao.
Avevo letto questo disegno di legge, giorni fa, e m'era venuta la voglia di scrivere un post. Ma poi ho pensato che non valeva la pena, pechè c'è chi gli romperà il culo prima di fare diventare i blog mezzi commerciali. Te voio bien,ciao.
Speriamo vada così........ma questi vogliono fare l'asso pigliatutto.
ari...ciao
E stavolta speriamo che sia l'asso di bastone a finire nel loro deretano.L'e mail a quando?
Pasticcio non essere volgare.
Ciao e.... non essere impaziente, ormai hai una certa età.......
Che sia certa è una certezza che a me fa piacere.Anche un generale in pensione ha una certa età, ma non so perchè non lo leggo da un pezzo.
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