Rientrano le carte sequestrate dalla Finanza, riguardanti l'iter per il completamento della telenovela "Teatro Mandanici", e rinasce la speranza - o il timore, secondo il parere di non pochi - che si proceda all'apertura di una definitiva gara d'appalto, in grado di risolvere la semisecolare soluzione del problema creato dalla distruzione dell'antico teatro dedicato al musicista barcellonese Placido Mandanici.
La Magistratura, dopo un anno dal sequestro, ha restituito al Comune l'intero incartamento corredato della relativa sentenza, che - così si dice - consentirebbe ad una apposita Commissione del Comune, presieduta da un ingegnere facente parte dello staff del Sindaco, di consultarsi sulla possibiltà di avviare una nuova gara, alla quale potrebbero partecipare altre ditte, oltre quelle protagoniste dell'appalto posto sotto inchiesta.
Come si ricorderà, su ricorso di due imprese, che avevano partecipato a quella gara, il CGA intervenne per bloccarne l'iter ritenendo illegali il procedimento e la soluzione attuati.
Da parte sua, il Tribunale di Barcellona, su iniziativa del sostituto procuratore Olindo Canali, dopo aver fatto sequestrare dalla Finanza incartamenti ritenuti essenziali per un'inchiesta giudiziaria aperta sulla faccenda del teatro, emise ben sette avvisi di garanzia, indirizzati al sindaco, Nania, all'ingegnere capo dell'ufficio tecnico comunale, Calabrò, e a cinque altri tecnici.
Adesso, si dovrebbe giungere al chiarimento se sussistono le ipotesi di reato prospettate in quell'occasione
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