
Si aprono due strade - quella per il Parlamento Europeo e quella verso la Magistratura - per contrastare il taglio di ben 166 posti di sostegno nelle scuole, che tante preoccupazioni sta creando negl'insegnanti della nostra provincia e nei genitori degli alunni che del sostegno non possono fare a meno.
La fievole promessa di una seconda convocazione per il recupero di 33 posti, fatta balenare da "una letterina di raccomandazione" del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, anziché suscitare speranze, praticamente è servita ad incrementare il malcontento degli interessati.
Il PdCI, facendosi interprete della gravità della situazione, ha deciso d'intervenire in appoggio alla loro protesta, con due iniziative: un intervento al Parlamento Europeo e la trasmissione alla Magistratura di un proprio documento, datato 30 agosto, con cui si chiede di verificare se sussistono "profili di reato nel comportamento complessivo" in relazione al modo in cui i tagli dei posti di sostegno sono stati realizzati in provincia di Messina.
Nell'invitare insegnanti e familiari coinvolti dal caso, il PdCI stigmatizza la velata promessa di un ridimensionamento del taglio, che definisce, nel caso venisse attuata, un vero e proprio "piatto di lenticchie del quale non ci si può accontentare", anche perchè servirebbe solo a creare complicazioni e ulteriori motivi di malcontento.
Sarebbe un grave errore - sostengono gli esponenti del Pdci - accontentarsi dell’offa dei 33 posti, ammesso che vengano assegnati (ci permettiamo di avanzare seri dubbi in proposito), che rappresenterebbero una goccia nell’oceano, nonché una soluzione-tampone, valida solo per quest’anno scolastico".
"L'obiettivo, invece, dev'essere quello di ottenere che tutti i disabili che hanno fatto regolare richiesta attraverso le scuole abbiano assegnato l'insegnante di sostegno. Come stabilito dal D.P.R. 24/2/'94: «una volta accertata "l'individuazione dell'alunno come persona disabile", per il quale si rendono necessari particolari interventi di natura pedagogico-didattica e di natura terapeutico-riabilitativa o assistenziale, l'istituzione scolastica non può fare altro che procedere all'assegnazione del docente di sostegno".
Il PdCI si è ripromesso di fare presentare, dall'on Marco Rizzo al Parlamento Europeo, una dettagliata interrogazione su questa grave questione, che rischia di scombussolare la scuola nel Messinese
2 commenti:
QUESTA FACCENDA DEI TAGLI PESANTI AGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO (E NON SOLO LORO....) SI SAPEVA DA MOLTI MESI, COME MAI SI AGITANO TUTTI SOLO ORA AD AGOSTO/SETTEMBRE, A COSE FATTE ?
INVECE DI INVESTIRE NELLA SCUOLA (CHE E' RIDOTTA VERAMENTE MALE) TAGLIANO (E NON SOLO NELLA SCUOLA.....), FINO A QUANDO NON CI INCAZZIAMO BENE, BENE (PARLO DI NOI ITALIANI) E LI ANDIAMO A PRENDERE CON I FORCONI, COME FACEVANO NEL MEDIOEVO, QUESTI POLITICANTI (o meglio venditori di fumo e balle)DA STRAPAZZO CONTINUERANNO A FARE QUESTE E ALTRE PORCHERIE.
MI RICORDO AL TEMPO DI TANGENTOPOLI, ERANO TUTTI SCOMPARSI COME LUMACHE DENTRO IL GUSCIO. CHE SCHIFO !!!!
L'anno scorso nella mia scuola avevamo un ragazzino con 18 ore settimanali di sostegno e senza dilungarmi Vi assicuro che erano assolutamente insufficienti !!!!
Questo anno lo stesso ragazzino in seguito ai tagli avrà solo 9 ore di sostegno. A questo punto in quella classe dovrebbero andarci nell'ordine: PRODI, PADOA-SCHIOPPA, FIORONI, BERLUSCONI, TREMONTI, e l'ultima arrivata in viale Trestevere ovvero la "FIGHETTA" GELMINI.
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