domenica 31 agosto 2008

LA STAZIONE FERROVIARIA DI BARCELLONA: UNA NUOVA CATTEDRALE NEL DESERTO DESTINATA AL PIU' TURPE ABBANDONO?


Come volevasi dimostrare: la città di Barcellona Pozzo di Gotto è ormai avviata al degrado assoluto.
Allo stato di abbandono dell'ambiente cittadino, cui fa da emblema la dismessa stazione ferroviaria di via Roma, ridotta in ricettacolo di ciò che più insulso può esistere, si aggiungerà, senza la speranza d'una valida opposizione, la decisione dell'Amministrazione delle Ferrovie di porre in stato di quiescenza la nuova stazione, costruita in gemellaggio con quella speculare di Milazzo, quando si dovette provvedere all'ammodernamento del primo tratto della strada ferrata Messina-Palermo.
Per la costruzione delle due nuove stazioni, attrezzate di scalo, ai tempi delle vacche grasse della prima repubblica, si spesero parecchi miliardi di lire, che adesso - in fase di vacche magre tremontiane - vengono polverizzati, ancorchè trasformati in euro.
A Barcellona, dopo che è stato chiuso lo scalo merci, ritenuto inutile perchè non riusciva più a possedere la funzionalità che quello vecchio aveva dignitosamente avuto nel periodo di massimo splendore commerciale della nostra città, adesso a causa dell'ammodernamento degli strumenti di controllo, la grande stazione viene praticamente "desertificata", mediante l'azzeramento dell'ormai sparuto personale colà in servizio, compreso quello che dovrebbe provvedere alla custodia e alla pulizia dei locali e delle annesse ritirate, destinate così a diventare luride puzzolenti latrine. Se già non lo sono.

Il rischio che l'intera stazione diventi il "riconco" di personaggi poco raccomandabili è ormai alle porte, a meno che non ci sarà un intervento energico dell'Amministrazione Comunale che imponga un serio controllo 24 su 24 e la diuturna pulizia dell'intero ambiente.
Cosa che, coi tempi che corrono e la mentalità odierna, ci sembra piuttosto improbabile.

Intanto fa male, al solo pensiero, ricordare quanto danno si è arrecato alla nostra città, con la costruzione della nuova stazione, per la cui stabilità si scelse
l'elevazione di quell'enorme terrapieno che fa da barriera alle naturali correnti che, sorattutto d'estate, proveniendo dal mare,davano frescura e respiro al centro urbano.


Fra' Galdino

7 commenti:

Anonimo ha detto...

QUESTO è IL FRUTTO DELLA PRIVATIZZAZIONE E DELLA POLITICA DELLA LESINA, CHE DEVE PORTARE IL PROFITTO A POCHI E IL DISAGIO AI PIù. NON C'è ASSOLUTAMENTE PIù NIENTE DA SPERARE PER RIVALUTARE DUE IMPORTANTI STRUTTURE, CHE D'ALTRONDE POTEVANO BENISSIMO ESSERE A SUO TEMPO LIMITATE AD UNA SOLA, COSTRUITA NEL TERRITORIO AL CONFINE TRA MILAZZO E BARCELLONA, IN GRADO DI SERVIRE ENTRAMBE LE CITTà. SI SBAGLIò ALLORA PER ECCESSO, E OGGI SI CONTINUA A SBAGLIARE... PER DIFETTO. QUESTA E' L'ITALIA DI IERI, DI OGGI E DI SEMPRE.

pasquale militare

Anonimo ha detto...

DOPO LA MORTE DELL'ISPETTORE RACITI SI ERA PARLATO DI UN LUNGO LUNGO LUNGO STOP AI CAMPIONATI, MI PARE PROPRIO CHE LA SOLUZIONE OPPORTUNA SIA QUESTA: 10 (DICO DIECI) ANNI DI STOP A TUTTI CAMPIONATI!!!
IL CALCIO E' DIVENTATO UNO SCHIFO: VIOLENZA, CORRUZIONE, ECC.
BASTA.

Anonimo ha detto...

ho sbagliato a postare qui, mi riferivo a "I TAFFERUGLI DI NAPOLI E ROMA? NON BASTA QUI LA RONDA "
mi scuso.

Anonimo ha detto...

Mi sono permesso di trasferirtelo al post giusto. Ciao e grazie per il commento-

Anonimo ha detto...

Mi e' capitato, piu' di una volta, di andare alla stazione e trovare lo sportello chiuso.
Sembrava una stazione abbandonata...

Anonimo ha detto...

x sir jo:
Sembrava ??? Mah.....

Anonimo ha detto...

Era ed è nel più assoluto squallore.

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