"Il ponte sullo stretto si farà e diventerà il "volano" che spingerà alla realizzazione di tutte le opere indispensabili per la Sicilia". E' questo, in sintesi, ciò che ha dichiarato ad un giornale dell'Isola il neo ministro delle infrastrutture Altero Matteoli. E la sua spiegazione è stata lapidaria, quando ha detto che la colossale opera, in grado di prendere posto nel Guiness dei primati, dovrà essere costruita perchè così è stato promesso da Berlusconi, nella recente campagna elettorale.
Alla domanda sulla opportunità o meno di un referendum per l'importante questione, Mattioli, che sempre è stato fautore della costruzione del ponte tra Messina e Reggio Calabria, ha tagliato corto asserendo che "il referendum l'abbiamo già fatto quando si è votato nelle elezioni politiche su un programma", che ovviamente comprendeva la promessa che si sarebbe realizzata la grande struttura sullo Stretto di Messina.
Tutte le altre opere, secondo le ottimistiche previsioni di Altero Matteoli, verrebbero di conseguenza, perchè "è impensabile - ha detto- che l'Alta velocità si fermi a Napoli e non a Trapani".
Ci sarebbe insomma una specie d'effetto "domino" che produrrebbe a cascata tutte le infrastrutture necessarie a impedire che il ponte rimanga un inutile mostruoso monumento.
Quindi, per prima cosa andrebbe completata la costruzione del raddoppio della linea ferrata Messina-Palermo. Si provvederebbe analogamente a velocizzare la Messina-Catania-Siracusa, si eliminerebbe la carenza delle strade, si porterebbe l'acqua dove manca, si incrementerebbero e migliorererebbero le strutture turistico-alberghiere, si costruirebbe l'aeroporto del Mela, si ripascerebbero le spiagge corrose dal mare, si ripristinerebbe la litoranea Milazzo-Barcellona-Marchesana e l'annesso ponte sul torrente Patrì, e si risolverebbero tante altre esigenze che qui non sono in grado di specificare. Cui andrebbero aggiunte tutte le analoghe emergenze postulanti il miglioramento delle infrastrutture in Calabria, prima tra tutte la Salerno-Reggio.
Ma per produrre un effetto domino di tale portata, ce l'ha il ministro Matteoli una bacchetta magica?
Fra' Galdino
Alla domanda sulla opportunità o meno di un referendum per l'importante questione, Mattioli, che sempre è stato fautore della costruzione del ponte tra Messina e Reggio Calabria, ha tagliato corto asserendo che "il referendum l'abbiamo già fatto quando si è votato nelle elezioni politiche su un programma", che ovviamente comprendeva la promessa che si sarebbe realizzata la grande struttura sullo Stretto di Messina.
Tutte le altre opere, secondo le ottimistiche previsioni di Altero Matteoli, verrebbero di conseguenza, perchè "è impensabile - ha detto- che l'Alta velocità si fermi a Napoli e non a Trapani".
Ci sarebbe insomma una specie d'effetto "domino" che produrrebbe a cascata tutte le infrastrutture necessarie a impedire che il ponte rimanga un inutile mostruoso monumento.
Quindi, per prima cosa andrebbe completata la costruzione del raddoppio della linea ferrata Messina-Palermo. Si provvederebbe analogamente a velocizzare la Messina-Catania-Siracusa, si eliminerebbe la carenza delle strade, si porterebbe l'acqua dove manca, si incrementerebbero e migliorererebbero le strutture turistico-alberghiere, si costruirebbe l'aeroporto del Mela, si ripascerebbero le spiagge corrose dal mare, si ripristinerebbe la litoranea Milazzo-Barcellona-Marchesana e l'annesso ponte sul torrente Patrì, e si risolverebbero tante altre esigenze che qui non sono in grado di specificare. Cui andrebbero aggiunte tutte le analoghe emergenze postulanti il miglioramento delle infrastrutture in Calabria, prima tra tutte la Salerno-Reggio.
Ma per produrre un effetto domino di tale portata, ce l'ha il ministro Matteoli una bacchetta magica?
Fra' Galdino
5 commenti:
Francesco io volevo chiedere a te che sei siciliano se questo ponte è veramente necessario oppure i siciliani preferirebbero che si attuasse un programma diverso per la loro terra? Io sono stata in Sicilia e la cosa che più mi ha colpito di questa splendida terra è l'arsura che vi è nel territorio centrale. Io purtroppo non sono informata ma chiedo a te che puoi sicuramente dirmi di più...ci sono desalinatori in Sicilia? E se ci sono...sono utili?
Guarda, Laraenigma, in taluni posti ci sono i desalinatori, ma non possono essere in grado di fornire l'acqua necessaria. Qui, da noi, costa tirrenica, il problema è diverso e non è necessario ricorrere all'acqua marina,la cui utilizzazione d'altronde non costerebbe poco. A Barcellona, si fruisce di una grossa vena sorgiva (Baele) e di diversi pozzi trivellati in punti strategici. Purtroppo un significativo quantitativo del prezioso liquido viene disperso, a causa delle condutture dell'acquedotto, non tutte in condizioni ottimali.A volte avvengono, in talune zone periferiche, delle interruzioni per guasti a qualche pozzo o per lavori di riparazione, ma penso che siano inconvenienti che possono capitare anche altrove. Probabilmente anche da voi. Comunque il problema dell'acqua in Sicilia richiede interbventi prioritari e sostanziali: esigenza di cui pare non si siano mai resi conto coloro che ci amministrano. Per quanto riguarda il ponte, avrai capito che non sono mica favorevole:prima di tutto vanno affrontate le altre numerose esigenze: quelle cui ho accennato in questo "post". Ciao:*
Forse il ministro Matteoli la bacchetta magica non c' é l'ha ma ci pensa il GRAN CAPO a fare il miracolo... A me il ponte pare uno spreco di denaro pubblico nonché inutile e dannoso dal punto di vista ambientale...ma questo non lo dico e penso solo io ma i più grandi esperti di ambiente a livello internazionale !!! Perché tutte queste centinaia di milioni di euro non li investono per dare a tutta la Sicilia acqua potabile?? O forse fa comodo alla mafia, visto che con la questione dell' acqua ricava milioni di euro l' anno, che resti tutto così??
Se fossi una siciliana e mi volessero costruire un ecomostro simile sopra la testa mi ribellerei !!!! come si stanno ribellando in Val di Susa contro la TAV !!!
Cara Country Lou, tu sei siciliana, se non per nascita, per sentimenti. Perchè la pensi appunto come tutti i siciliani di buon senso. Soprattutto la città di Messina soffrirebbe per quel mostruoso ponte, perchè, a causa sua, sarebbe completamente emarginata. E per questo i messinesi più consapevoli non lo vogliono. Ma tu credi davvero che si farà quel pericoloso cavalcastretto? E' tutta una presa in giro. Intanto sono stati spesi miliardi per il solo progetto, pur sapendo che resterà sulla carta. Non si potrà costruire soprattutto per il timore dei terremoti, che a Messina non hanno mai scherzato, come purtroppo non stanno scherzando attualmente in Cina. Hai parlato del gran capo. Non ti sei accorta che cambia opinioni e pareri dall'oggi al domani. Lo vedi adesso com'è dolce e mellifuo con l'opposizione, mentre ieri era il più grande denigratore. Avere fiducia in lui? Ohibò! Ciao cara LOU:*
Letta letta non ti preoccupare! Immaginavo che il problema dell'acqua fosse molto più importante del ponte per quello ti ho chiesto delucidazioni!
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