Sette, come i sette re di Roma, sono i candidati alla presidenza della Regione Siciliana. Due appartengono alle coalizioni più grosse. Raffaele Lombardo per il centrodestra e Anna Finocchiaro per il centrosinistra.
Gli altri cinque sono alla testa di liste minori: Sonia Alfano è il riferimento per gli "Amici di Grillo"; Giuseppe Bonanno Conti per "Forza Nuova"; Domenico Corrao per il movimento del "Popolo Siciliano"; Ruggero Razza per "La Destra", Vittoria Vassallo per la "Rosa bianca".
E' scontato però che a contendersi la poltrona saranno i candidati dei primi due raggruppamenti. Anche se non è facile prevedere - sempre ricorrendo ad un'immagine dell'antica Roma - quale dei due schieramenti riuscirà a coprire, nella incruenta battaglia, il ruolo degli Orazi, e a quale, di conseguenza, toccherà la sorte dei Curiazi.
L'immagine potrebbe apparire peregrina, eppure non lo è, per il semplice fatto che bisogna aspettarsi, in questa occasione, una lotta all'ultima stoccata, pur se, come dicevo, senza spargimento di sangue. Non ci sarà, insomma, il facile duello delle ultime consultazioni regionali, dalle quali uscì un governatore che trovò e colse l'opportunità di fare il "monarca". Adesso la situazione è completmente diversa, anche perchè a cambiarla hanno contribuito le vicende di quel "re rimasto nudo".
Per quanto concerne l'apporto degli schieramenti minori, a mio modesto parere, c'è da dire, che, sebbene non mirato al raggiungimento della massima poltrona, avrà tuttavia il suo peso, anche perchè contribuirà , con nuove pennellate, a migliorare l'aspetto e l'assetto dell'assemblea.
Un indizio della voglia di arrecare un soffio nuovo, ce lo danno i proponimenti dei vari candidati minori, che senza sognare di potere sostituire il Cuffaro, destituitosi con le proprie mani, sono convinti di potere rinsanguare la politica isolana.
“Non ci facciamo nessuna illusione - dice per esempio uno di loro - l’obiettivo nostro non è vincere le elezioni per la presidenza, ma portare i nostri rappresentanti a Sala d'Ercole, col consenso di decine di migliaia di giovani che hanno voglia di investire sul rinnovamento delle idee e degli uomini”.
Insomma una ventata che potrebbe contribuire a spazzare mentalità e comportamenti ormai sclerotizzati.
Francesco Cilona
Gli altri cinque sono alla testa di liste minori: Sonia Alfano è il riferimento per gli "Amici di Grillo"; Giuseppe Bonanno Conti per "Forza Nuova"; Domenico Corrao per il movimento del "Popolo Siciliano"; Ruggero Razza per "La Destra", Vittoria Vassallo per la "Rosa bianca".
E' scontato però che a contendersi la poltrona saranno i candidati dei primi due raggruppamenti. Anche se non è facile prevedere - sempre ricorrendo ad un'immagine dell'antica Roma - quale dei due schieramenti riuscirà a coprire, nella incruenta battaglia, il ruolo degli Orazi, e a quale, di conseguenza, toccherà la sorte dei Curiazi.
L'immagine potrebbe apparire peregrina, eppure non lo è, per il semplice fatto che bisogna aspettarsi, in questa occasione, una lotta all'ultima stoccata, pur se, come dicevo, senza spargimento di sangue. Non ci sarà, insomma, il facile duello delle ultime consultazioni regionali, dalle quali uscì un governatore che trovò e colse l'opportunità di fare il "monarca". Adesso la situazione è completmente diversa, anche perchè a cambiarla hanno contribuito le vicende di quel "re rimasto nudo".
Per quanto concerne l'apporto degli schieramenti minori, a mio modesto parere, c'è da dire, che, sebbene non mirato al raggiungimento della massima poltrona, avrà tuttavia il suo peso, anche perchè contribuirà , con nuove pennellate, a migliorare l'aspetto e l'assetto dell'assemblea.
Un indizio della voglia di arrecare un soffio nuovo, ce lo danno i proponimenti dei vari candidati minori, che senza sognare di potere sostituire il Cuffaro, destituitosi con le proprie mani, sono convinti di potere rinsanguare la politica isolana.
“Non ci facciamo nessuna illusione - dice per esempio uno di loro - l’obiettivo nostro non è vincere le elezioni per la presidenza, ma portare i nostri rappresentanti a Sala d'Ercole, col consenso di decine di migliaia di giovani che hanno voglia di investire sul rinnovamento delle idee e degli uomini”.
Insomma una ventata che potrebbe contribuire a spazzare mentalità e comportamenti ormai sclerotizzati.
Francesco Cilona
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