
Partono i lavori? E dove vanno? Partono i lavori per la sistemazione del litorale. Così annuncia un giornale, e ognuno pensa che già si comincia a scavare in qualche torrente per procurare la sabbia necessaria per il ripascimento della spiaggia erosa dal mare.
Invece niente di tutto questo. Ed è logico che non può essere, perché sarebbe assurdo che, proprio di fronte ai marosi di questa stagione si scaricassero tonnellate di materiale sulla battigia, per farlo ingoiare dall’ingordo riflusso marino.
E allora che cosa s’è voluto far sapere con quel “partono i lavori”, che davvero se ne vanno per terre assai lontane, come i vecchi bastimenti della canzone napoletana?
A parte le battute, che possono anche apparire sciocche, se si vuol essere chiari informatori, bisogna condensare correttamente, nel titolo, ciò che si dirà o s’intende riferire nel sottostante “pezzo”.
E qual è il reale contenuto?
Questo: che si è finalmente riusciti a svolgere la “conferenza dei servizi” convocata dal sindaco Candeloro Nania – e già andata una prima volta a vuoto il 4 dicembre scorso - per l’esame e l’approvazione del progetto esecutivo per la risistemazione e protezione del litorale nel tratto compreso tra la foce del torrente Patrì e la zona di Cantoni. Erano presenti, oltre al progettista, ing. Franco Natoli, incaricato dalla Provincia Regionale, un ingegnere del Comune e i rappresentanti della Protezione Civile e della Capitaneria di Porto di Milazzo. Mancavano gli inviati del Genio Civile, della Provincia e della Sovrintendenza ai beni culturali, che avrebbero comunque comunicato il loro assenso via fax. Quindi la partenza dovrebbe intendersi nel senso che, in sede locale, il progetto ha ricevuto il’OK. Manca però ancora il consenso della Sovrintendenza di Mare di Palermo, che potrà essere dato dopo che il Comune avrà provveduto a trasmettergli il progetto ed il verbale della conferenza dei servizi. Incartamenti che probabilmente saranno consegnati “brevi manu” da un inviato del sindaco. Conclusa questa prima fase burocratica, si potrà procedere alla gara d’appalto, che ovviamente ci si augura che non abbia gli ormai consueti intoppi fatti registrare da altre gare. Il lavori, una volta “effettivamente partiti” si protrarrebbero per poco più di tre stagioni: che dovrebbero essere primavera, estate e autunno.
Francesco Cilona
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