mercoledì 21 marzo 2012

ATO MESSINA 2: SI RINNOVA IL RISCHIO DELL'EMERGENZA RIFIUTI E NON CI SONO PROSPETTIVE PER IMPEDIRLO



Siamo già in stato d'emergenza rifiuti e per costatarlo basta osservare i contenitori stracolmi e esondanti, sparsi in tutte le strade di Barcellona, soprattuttoi in quelle di periferia.
Mentre qui, la vigilia  elettorale induce partiti e movimenti ad organizzarsi in vista di una serrata campagna per l'ingresso a Palazzo Longano, ignari forse delle dure prove che si  dovranno affrontare in questa città come la nostra, duramente provata in tutti i sensi, e non solo per i deleteri effetti dell'alluvione, i cittadini di Barcellona - come d'altronde quelli di altri 37 comuni oberati dalla disamministrazione di ATO ME DUE, la società d'ambito territoriale in liquoidazione finora soltanto pro forma -  tornano a trovarsi in uno stato di pericolosità igienica, di notevole gravità. Senza alcuna prospettiva di soluzione, se si tiene conto di quanto è emerso ieri in un incontro tra i sindacati e i commissari liquidatori dell'ATO.
i rappresentanti sindacali di CGIL-FP, CISL-FIT E UIL-TRASPORTI , in un incontro coi commissari liquidatori dell'ATO, tenitosi ieri nella sedeATO, hanno esaminato il problema determinato dalla mancata erogazione delle spettanze alle maestranze della DUSTY e a quelle dipendenti da ATO ME ".
L'ing. Re, nella qualità di commissario liquidatore,  ha potuto soltanto ribadire che la liquidazione delle spettanze non è possibile, per indisponibilità di denaro determinata da un pignoramento dei conti delll'Ambito territoriale in liquidazione.Tuttavia ha lasciato sperare che la situazione potrà essere superata  nel giro di alcune settimane, per quanto riguarda i dipendenti dela DUSTY. E ciò a seguito di subentro dei singoli Comuni. Più
problematica risulta invece la soluzione nei confronti dei dipendenti ATO, per i quali è necessario un intervento sostitutivo del Commissario delegato all'emergenza rifiuti.
I sindacati non hanno potuto fare altro che prendere atto di tali dichiarazioni, senza nascondere la preoccupazoione per lo stato di tensione che serpeggia elevatissimo tra i lavoratori,  i quali ormai non ricevono un soldo da tre mesi.
Da qui la richiesta d'interventi a livello regionale e prefettizio, sia per impedire una paralisi gestionale, sia per prevenire l'aggravarsi dello stato d'emergenza e sooprattutto pericolose reazioni.

3 commenti:

Sebastiano ha detto...

Non si possono tollerare tali a tanti disservizi che creano disagio ai cittadini, a fronte del pagamento delle tasse, non vede corrispondersi un servizio che sia degno di questo nome. L a Città invasa dai rifiuti un’immagine tristemente nota, una sgradita replica di quanto avvenuto più volte. Si cerchino e si perseguano le responsabilità, se necessario anche sul piano giudiziario, la situazione attuale è contraria ad ogni più elementare norma di civiltà e di decoro. Il volantinaggio selvaggio è la prima causa di degrado e sporcizia delle strade. Su 10 volantini posizionati sui tergicristalli delle auto, più della metà finisce regolarmente in terra all'arrivo del proprietario dell'auto stessa. La pubblicità non interessa a nessuno, quindi la scomparsa dei volantini non sarà una grave perdita. Tanto più che essi sono totalmente abusivi. E' ora di farla pagare a questi zozzoni che deturpano la nostra città con quintali e quintali di carta. Non si può restare indifferenti di fronte all’emergenza igienico sanitario in una Città dove blatte, scarafaggi e sporcizia imperversano indisturbati

Sebastiano ha detto...

L’Ato si è rilevato inadeguato a gestire la spazzatura, basterebbe osservare lo stato pietoso in cui versano molte strade di Barcellona. Siamo disgustati e nauseati , dei continui accumuli di rifiuti, il degrado ambientale cresce in mezzo al silenzio delle istituzioni. Bisogna strappare l’affare spazzatura dalle mani di incapaci, si diffida l’Ato a eliminare i gravi disservizi nel sistema di raccolta rifiuti. Si paga a caro prezzo una macchina politico-amministrativa che è solo uno stipendificio. Crescono le erbacce, il degrado, il costo dei servizi e non si riesce neppure a garantire la normalità: spazzamento di strade e marciapiede.

franzsidoti ha detto...

Condivido il commento precedente. Ed è facilmente intuibile che il 100% degli altri cittadini degni di questo nome esprimerebbero la stessa condivisione,se non fossero mortificati dalla cattiva esperienza di comunicazione con le autorità responsabili,cioè con quelli che devono rispondere ai cittadini, che pagano le tasse e chiedono servizi,e non lo fanno.Si tratta di un diritto negato. Un'amministrazione comunale che nega diritti è un'amministrazione che non ha ''capacità'',e questo dato è più significativo dell'indice Pil, pure molto basso ,in quanto denuncia una scarso rispetto dei cittadini,della costituzione dell’ etica della responsabilità,cioè delle conseguenze dei propri atti pubblici.In parole povere '' si nni futtunu'' del fatto che tutto possa andare a rotoli,come sta andando.
franzsidoti

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