sabato 15 ottobre 2011

ARRIVANO LE BOLLETTE PER IL PAGAMENTO DEL SERVIZIO DI NETTEZZA URBANA E GIA' L'UTENZA SI LAMENTA PER L'ESOSITA' DEGLI IMPORTI

Più di una persona si lamenta dell'arrivo delle bollette, abbastanza salate, per il pagamento della tarsu, che è la ripristinata tassa comunale sui rifiuti, in sostituzione della tariffa (tia)) fino a poco tempo fa imposta dall'ATO, il famigerato Ambito Territoriale solo a chiacchiere Ottimale.
Si sperava che, con il passaggio alla gestione comunale dell'imposizione e riscossione della tassa, le cose potessero migliorare, sia sul piano dell'efficienza, sia su quello dell'equità dell'imposta.
Invece, almeno dalle lamentele degli utenti, pare che non sia così, in considerazione del fatto che il rischio dell'emergenza rimane, mentre l'arrivo delle cartelle sta assumendo l'aspetto della stangata, a causa dell'esosità delle cifre.
Una signora, con reddito esiguo ed incerto, la quale vive sola in un piccolo appartamento di 40 metri quadri in affitto, ci ha riferito che proprio in questi giorni ha ricevuto una bolletta tarsu con una cifra ( € 125) che lei considera iperbolica e insostenibile, a causa delle sue modeste condizioni economiche.
E' probabile che ciò dipenda dalla mancata cognizione del reale stato economico di quella "famiglia" che,pur essendo formata da una sola persona, per la tarsu non viene considerata mononucleare.

Tassa e tariffa.
La principale delle differenze tra Tarsu e Tia è nei criteri di commisurazione del prelievo. In particolare, mentre la tassa rifiuti è calcolata sulla base dei metri quadrati dei locali e delle aree occupate dal contribuente, senza che rilevi il numero degli occupanti, nel caso della tariffa il sistema è più complesso.
La tariffa è suddivisa in una quota fissa e in una quota variabile.
La quota fissa è rappresentativa delle spese generali sostenute per l'organizzazione del servizio, che in quanto tali non variano in funzione della quantità di rifiuti prodotti. Si tratta, per fare degli esempi, delle quote di ammortamento degli impianti, delle spese di amministrazione e dei costi di gestione dei rifiuti esterni (spazzamento strade).
La quota variabile deve tendere ad avvicinare il prelievo al grado di fruizione del servizio pubblico da parte dell'utente.
Questo avviene modulando l'ammontare da pagare in ragione di specifici parametri normativi.
A tale scopo, gli utenti del servizio vengono suddivisi in due categorie: le utenze domestiche (famiglie) e le utenze non domestiche (operatori economici).
Con riguardo alle prime, i parametri per determinare l'importo da pagare sono costituiti dai metri quadrati dei locali e dal numero dei componenti del nucleo familiare.
Per gli operatori economici, invece, i criteri previsti sono costituiti dalla superficie dei locali e dalla produttività media di rifiuti per metro quadrato, individuata per ciascuna macro tipologia di attività.
Nei Comuni maggiormente efficienti i criteri sopra indicati sono sostituiti dalla pesatura individuale dei rifiuti prodotti. In questo sistema, i cittadini pagano una somma direttamente corrispondente alle quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico.
Se così fosse, per la nostra città, quella signora e tanti altri utenti come lei, probabilmente pagherebbero poche lire, se non addiruittura nulla, in considerazione del fatto che hanno poco da mettere in pancia e parecchi sono costretti a fare, a volte, come Pinocchio che, per alleviare i morsi della fame, si mangiò prima le pere sbucciate da Geppetto e poi anche le bucce.

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barcellonablog: Risultati di ricerca per tia tarsu

3 commenti:

Sebastiano ha detto...

Sono arrivate la salatissime bollette della spazzatura, paghiamo un servizio che non viene fatto. Ormai la cittadinanza è esasperata perchè sta assistendo ad un degrado ambientale, molto preoccupante, sporcizia dappertutto. Il quadro che emerge si può solo definire con una sola parola: VERGOGNA!!! Le zone periferiche continuano a vivere in un abbandono profondo. Sul territorio continua ad aumentare la spazzatura e le strade fanno schifo per la sporcizia. Regna l'anarchia più profonda. La pulizia e la sicurezza è uno dei principali compiti dell'amministrazione comunale.

Lucio ha detto...

sono solidale con quelli che si sentono tartassati, ma che cosa dovremmo aspettarci da un Comune in cui nessuno fa o pretende che sia fatta la raccolta differenziata?
se la gente preferisce buttare la monnezza ovunque, causando disservizi e spese, giusto per fare la furba, alla fine ottiene esattamente quello che ha scelto: una città che fa schifo e bollette più care!

barcellonablog ha detto...

Caro Lucio, non è la prima volta che viene sottolineato il pessimo comportamento di non pochi cittadini che, non rispettando le regole della decenza nel liberarsi dei rifiuti e di altro materiale di scarto, rendono ancor più intollerabili le condizioni igieniche della città.
Se ci facciamo caso,a far parte di questa categoria ci sono parecchi esercenti di negozi, che in maniera improvvida si liberano di scatoloni e di altro materiale da imballaggio gettando il tutto disordinatamente nel mucchio dei rifiuti, fuori dei contenitori.
Ai vigili urbani - se ce ne sono - non dovrebbe riuscire difficile individuare chi si comporta in maniera così plateale e sconcia, ma finora pare che nessuno sia stato almeno adocchiato. Non dico multato. Ora, di fronte a tanta rilassatezza, come possiamo sperare nel ravvedimento di certo genere di cittadini?

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