
"U Signuri chiudi 'na porta e apri 'na finestra", m'è venuto spontaneo il ricordo di questo antico detto siciliano nel leggere la notizia che il banchiere Alessandro Profumo "ex amministratore delegato di Unicredit, dopo aver duramente criticato la manovra alla festa dell’Api di Rutelli, s'è dichiarato pronto a scendere in campo - politico ovviamente - perché la passione non gli manca.
Il motto potrebbe calzare, ho pensato tra me, ma non perché l'entrata in gioco di Profumo - ovviamente con aspirazione da premierato - potrebbe servire a tappare la "falla" prodotta dalla "fuga" dell'attuale premier da "questo paese di merda, bensì per mascherare il fetore di tanto escremento lasciato in Italia da un premier nauseato.
Peccato che, per quanto possa essere deodorante, purtroppo però, PROFUMO non riuscirebbe a liberare, dallo sterco accumulato in diciassette anni, questo sfortunato nostro Paese.
U Signuri apri un purticatu?
Perché?
Per fare entrare un profumo che servirebbe solo a mitigare il fetore e basta?
Un po' come dire che si voglia continuare a nascondere la monnezza sotto il tappeto.
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