Sarebbe davvero assurdo se il "seme d'arancia" dovesse tradursi in seme della discordia.
Già, la città di Barcellona Pozzo di Gotto ha troppi problemi, che aggiungere quest'altro sarebbe proprio da insensati.
E' mai possibile che, sol perché si stia cercando di spostare di pochi metri un qualcosa facente parte del patrimonio cittadino per salvaguardarlo dal logorio del traffico urbano, adesso c'è gente che, pur non essendosi mai curata dell'esistenza di quell'oggetto, entra in gioco per aizzare, sostenendo che il trasferimento del "Seme d'arancia" è un'operazione infida che avrebbe tutta l'aria di un tentativo di declassamento?
Se il pelo nell'uovo si volesse trovare per contestare all'Amministrazione comunale di Barcellona la decisione di togliere il "Seme" dalla piazzetta antistante la dismessa stazione ferroviaria, soltanto in un posto lo si dovrebbe cercare: nella superficialità che ha caratterizzato il comportamento peliminare del sindaco Candeloro Nania, il quale ha creduto di avere "soddisfatto" la giusta ambizione dell'artista senza averlo coinvolto personalmente nella decisione.
Per questa mancanza di tatto - che potrebbe essere anche riverbero d'una consuetudine aministrativa, proprio in questi giorni evidenziata e bacchettata per questioni sindacali (IL COMUNE CONDANNATO PER CONDOTTA ANTISINDACALE ) - in una lettera aperta mi sono permesso di suggerire al Sindaco di chiedere formalmente scusa a Emilio Isgrò. Di di ciò potrebbe sembrare che si sia tenuto conto nella disponibilità dichiarata alla stampa dal dott. Candeloro Nania per un incontro di chiarimento.
Un incontro auspicabilissimo, per svelenire un'atmosfera ormai artificiosamente intorbidita.
Di tale necessità è sperabile che si renda conto anche l'autore del "Seme", il quale non può trascurare un particolare: che la scelta dell'ubicazione in piazza Stazione vecchia non fu quella di suo gradimento, bensì frutto di un ripiego per l'impossibilità di attuare l'idea - da lui privilegiata - di collocare la scultura in un vero e proprio agrumeto. Tant'è vero che, in piazza Stazione, si cercò di tamponare a tale defaillance, realizzando attorno al seme una specie di giardino-aiola con aranci stenterelli.
Già, la città di Barcellona Pozzo di Gotto ha troppi problemi, che aggiungere quest'altro sarebbe proprio da insensati.
E' mai possibile che, sol perché si stia cercando di spostare di pochi metri un qualcosa facente parte del patrimonio cittadino per salvaguardarlo dal logorio del traffico urbano, adesso c'è gente che, pur non essendosi mai curata dell'esistenza di quell'oggetto, entra in gioco per aizzare, sostenendo che il trasferimento del "Seme d'arancia" è un'operazione infida che avrebbe tutta l'aria di un tentativo di declassamento?
Se il pelo nell'uovo si volesse trovare per contestare all'Amministrazione comunale di Barcellona la decisione di togliere il "Seme" dalla piazzetta antistante la dismessa stazione ferroviaria, soltanto in un posto lo si dovrebbe cercare: nella superficialità che ha caratterizzato il comportamento peliminare del sindaco Candeloro Nania, il quale ha creduto di avere "soddisfatto" la giusta ambizione dell'artista senza averlo coinvolto personalmente nella decisione.
Per questa mancanza di tatto - che potrebbe essere anche riverbero d'una consuetudine aministrativa, proprio in questi giorni evidenziata e bacchettata per questioni sindacali (IL COMUNE CONDANNATO PER CONDOTTA ANTISINDACALE ) - in una lettera aperta mi sono permesso di suggerire al Sindaco di chiedere formalmente scusa a Emilio Isgrò. Di di ciò potrebbe sembrare che si sia tenuto conto nella disponibilità dichiarata alla stampa dal dott. Candeloro Nania per un incontro di chiarimento.
Un incontro auspicabilissimo, per svelenire un'atmosfera ormai artificiosamente intorbidita.
Di tale necessità è sperabile che si renda conto anche l'autore del "Seme", il quale non può trascurare un particolare: che la scelta dell'ubicazione in piazza Stazione vecchia non fu quella di suo gradimento, bensì frutto di un ripiego per l'impossibilità di attuare l'idea - da lui privilegiata - di collocare la scultura in un vero e proprio agrumeto. Tant'è vero che, in piazza Stazione, si cercò di tamponare a tale defaillance, realizzando attorno al seme una specie di giardino-aiola con aranci stenterelli.
1 commento:
A tal proposito, mi chiedo, come mai non è stato pubblicato l'originale progetto per farlo vedere alla cittadinanza e non solo e nello stesso tempo chiedere all'artista se si riconoscesse ancora in quel progetto o avesse qualche nuova idea per il nuovo sito del "Seme"? E ancora: come mai si è andata a cercare la consulenza di un artista giapponese per creare un nuovo giardino dentro cui installare l'opera di Isgrò? E ancora: Di chi è stata l'idea di tirare dentro il giapponese come se Emilio fosse... irreperibile? E, caso mai, non ci sono altri artisti barcellonesi? Cosa significa tanta esterofilia provinciale???
Non è obbligatorio rispondere poiché credo che tutti conoscano le risposte...
(Giuseppe Messina)
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