martedì 8 marzo 2011

iL SENATORE BERSELLI DEFINISCE ARTATAMENTE DISTORTA L'INTERPRETAZIONE DELL'EMENDAMENTO 1707 SULLA VIOLENZA SESSUALE A MINORE


Nei giorni, avevamo raccolto su Facebook una notizia riguardante proteste nei confronti dei firmatari di un emendamento (il1707) inserito nel disegno di legge sulle intercettazioni, riguardante la violenza sessuale nei confronti di minori.

A tale proposito, il senatore Maurizio Gasparri, uno dei firmatari del contestato emendamento, ha creduto opportuno chiarire la questione ad un nostro concittadino che evidentemente gli aveva fatto giungere la propria protesta. Scrive in un e mail Gasparri:

"L’emendamento in questione è stato stralciato. Per meglio chiarire la questione. Le allego una breve considerazione in merito del Sen. Berselli, Presidente della Commissione Giustizia".

La riportiamo, per correttezza:

"E’ in corso una canagliesca campagna di disinformazione pilotata artatamente nei confronti dei firmatari del noto emendamento 1707, definito erroneamente sulla “violenza sessuale di lieve entità”, al riguardo del quale stiamo ricevendo e-mail di protesta dello stesso identico contenuto.

Ricordo che l'art. 380 c.p.p. prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per il delitto previsto dall'art. 609-bis c.p. (violenza sessuale), esclusa però l'ipotesi di cui al terzo comma, secondo cui "nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi". Stando così le cose, è proprio per la "violenza sessuale di lieve entità" da Lei indicata che il nostro ordinamento giuridico non prevede l'arresto obbligatorio in flagranza.
Non è quindi assolutamente vero che si proponga l'arresto facoltativo per la ipotesi di “violenza sessuale di lieve entità”, per la semplice ragione che ciò è già previsto, come già detto, dall'art. 380 c.p.p. Attualmente l'art. 380 c.p.p. non prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per il reato di cui all'art. 609-quater (atti sessuali con minorenne consenziente) ed è per tale motivo che la Commissione Giustizia del Senato ha invece ritenuto di prevederlo, esclusa però la ipotesi dei casi di lieve entità. Tutto qui. Ha senso che l'ipotesi lieve di violenza sessuale preveda l'arresto facoltativo in flagranza, mentre quello di atti sessuali con minorenne consenziente nella ipotesi lieve (ad esempio un semplice bacio tra un 17enne ed una 13enne) preveda addirittura l'arresto obbligatorio in flagranza? La “violenza sessuale” non è certamente ipotesi meno grave degli “atti sessuali con minorenne consenziente”. Per concludere, è stata proprio la Commissione Giustizia del Senato, che ho l’onore di presiedere, ad introdurre l’arresto obbligatorio in flagranza per gli “atti sessuali con minorenne”, che però noi vogliamo giustamente escludere per i casi di lieve entità così come è previsto già per la ipotesi della“violenza sessuale”. Sen. Filippo Berselli

2 commenti:

Antonio ha detto...

La data di nascita di Ruby? Qualcuno era disposto a pagare per cambiarla. Lo racconta Il Fatto Quotidiano che racconta come due misteriosi italiani, lo scorso 7 febbraio, avrebbero tentato di corrompere con una grossa somma di denaro, un'impiegata dell'anagrafe di Fkih, in Marocco, il paese natale di Karima El Marough, in arte Ruby Rubacuori. I soldi dovevano servire a farla diventare almeno maggiorenne. Ma la funzionaria però avrebbe rifiutato l'offerta, temendo di passare dei guai, e così Ruby è rimasta minorenne.

barcellonablog ha detto...

Questa è una delle solite minchiate suggerite dall'avvocato a mister b, che ovviamente s'è risolta in una bolla di sapone, anche perché i genitori di Rubi hanno smentito la storiella della dichiarazione di nascita ritardata. La ragazza era minorenne di fatto e di legge: e poi anche se la bufala non fosse stata tale,per la legge, che si basa sulla dichiarazione di nascita, la fanciulla era in quell'epoca minorenne. Ad avere credito sarebbero stati i documenti, che non sono riusciti a falsificare. Bugiardi sbugiardati sono sempre stati ed il popolo bue ancora gli dà credito...

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