giovedì 19 agosto 2010

LEGGO I PRIMI PUNTI DELL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE E IL MIO PENSIERO VA ALLA POVERA VECCHIA MORTA IN SOLITUDINE



Stamattina, mentre trascrivevo il comunicato riguardante la prossima convocazione del consiglio comunale di Barcellona, m'è venuto spontaneo riflettere sulle mozioni poste nei primi due punti dell'ordine del giorno, che riguardano gli anziani della città.
Si tratta di due proposte che non so da quanto tempo sono state avanzate da un gruppo di coniglieri e inseriti per essere discussi nei numerosi ordini del giorno apparsi in aula consiliare.
Se dette mozioni, nonostante sia trascorso parecchio tempo dalla presentazione, ancora attendono d'essere affrontate, pur trovandosi da sempre collocate nei primi posti della lista, è ovvio che venga da pensare che: o si tratta di proposte di scarsa importanza e tutte le volte devono cedere il passo ad altri argomenti più validi e urgenti, oppure sono artatamente ritenute tali, perché non si ha intenzione neppure di discuterle.
Intanto ripeto che si tratta di argomenti riguardanti gli anziani, cioè persone appartenenti ad una delle due fasce più deboli della nostra comunità ( l'altra è l'infanzia) , e vorrei escludere la seconda ipotesi - quella della cattiva volontà -
per non accanirmi su sospetti d'insensibilità umana che potrebbero vigere nel Palazzo.
Sarebbe davvero enorme se si dovesse trattare di trascuratezza o d'incapacità di amministrare correttamente - sia pure con parsimonia - la cura verso una parte della popolazione particolarmente bisognosa.
E questo dico, in un momento in cui con grande dispiacere e sconcerto, ho dovuto apprendere la notizia della scoperta, in una modesta abitazione di via Barcellona-Castroreale, a pochi metri della Chiesa di San Rocco, del corpo in decomposizione di una ottuagenaria, deceduta da oltre una settimana, senza che nessuno se ne accorgesse.
Uno dei peggiori drammi della vita al suo finire: quello della solitudine e dell'abbandono.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Siamo tutti abbandonati,in questa città.I servizi essenziali come pure quelli alla vecchiaia alla povertà alla malattia mentale alla solitudine non funzionano.Mali a cu ci capita.Le associazioni di volontariato fanno qualcosa ma è troppo poco. Sta degradando anche la solidarietà umana.Stiamo diventando barbari.Sindaco,lascerai una eredità difficile da raccogliere.Capisco che le colpe risalgono molto indietro nel tempo ma tu non hai fatto molto per rimediarvi.Più che i muri crollano gli animi,il tessuto di valori comuni.
Franz

Anonimo ha detto...

più che il sindaco e gli amministratori, manchiamo noi all'appuntamento con la solidarietà. prima di cercare la pagliuzza nell'occhio dell'altro facciamo noi un esame di coscienza e riflettiamo quanto noi siamo disposti a dare agli altri senza intaccare ciò che è già nostro! l'egoismo ed il troppo personalismo ci sta allontanando uno dagli altri, abbiamo creato barriere insormontabili ancorate allo blaterare di "valori umani".

barcellonablog ha detto...

Per ANONIMO (S?) Se chiami pagliuzza la tiepidezza con cui la pubblica aministrazione - e non parlo solo del Comune - affronta il problema dei bisognosi, e scarichi la trave nell'occhio generico di tutti, evidentemente ignori l'impegno generoso di tanti volontari e l'amore di coloro che, senza farlo notare, allungano una mano per venire incontro alle così dette facce mucciate. Purtroppo quando si vuole difendere ad ogni costo chi ha avuto la velleità di governare senza poi riuscirci, si usa sempre questa tecnica: di scaricare genericamente il barile sul comportamento della comunità. Si sa bene che, nella massa, molti se ne fottono degli altri, ma ciò non può essere preso come alibi da chi, avendo responsabilità di governo, fa allo stesso modo. Ciao

nino ha detto...

io non difendo ALCUNO! io mi sono rivolto alla COSCIENZA di ognuno di noi. alla nostra incapacità di essere d'aiuto agli altri, al prossimo, a chi sta peggio di noi, senza aver la presunzione di essere immune da questa strafottenza. talvolta basta un semplice sorriso per accenderne un'altro, basta una parola di conforto per alimentare la speranza di chi si sente abbandonato. in quanto alla pagliuzza io non la cerco nel politico di turno, per me sono tuti uguali, non ho la presunzione di far da moralizzatore quando nei miei occhi ho la trave!!!

Anonimo ha detto...

insomma, cari blogger, qui si afferma che ogni cosa che succede in città è colpa sempre e soltanto del solito sindaco... ma siamo usciti pazzi tutti?

amico-fascio

Unknown ha detto...

Il sindaco rappresenta la città nel bene e nel male.La politica è quel bene comune che fa il bene di tutti.E' la sintesi del nostro stare insieme.Se essa fallisce la comunità fallisce.Qui non fallisce solo questa amministrazione comunale ma la POLITICA in generale,e non da ora.Ma anche la religione fallisce,e il sigolo è impotente.La comunità ha la forza della politica.Diritti e doveri dei singoli s'innervano sul capitale sociale della religione della politica dei beni comuni della legalità che non sono nè privati nè pubblici ma semplicemente comuni cioè di tutti e che pertanto esprimono uguaglianza solidarietà civiltà. Il capitale sociale è alimentato dalla buona politica che guarda anche al domani alle future generazioni.Qui ci si è mangiato tutto anche la spiaggia e il mare beni comuni naturali,per non parlare del lavoro che è scomparso. Se i singoli cittadini non fanno il loro dovere è anche perchè non sono stati educati a essere cittadini ma servi clienti dalla politica.Se un sindaco non è seguito e amato dai cittadini(non alla maniera berlusconiana populista e demagogica) fallisce nel suo mandato ,e non gli resta che dimettersi.Dico cose assurde? Il primato della politica non è dato ma si conquista.La buona politica,quella basata sulla costituzione,crea buona amministrazione ma con l'ausilio di relazioni ordinate controlli continui e sanzioni .Insomma come frutto di lavoro continuo e orientato al bene comune.
Franz

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