

FORNAIO E SALUMIERE PER RICORDARE L'AMOROSO GESTO DI DON BOSCO A VALDOCCO
Stamattina, entrando in uno degli ormai diffusi supermercati di Barcellona, dietro il banco del salumiere ho notato che uno degli addetti stava affettando della mortadella.
Non ci sarebbe stato niente di eccezionale se quel giovane - si chiama Giuseppe - non avesse già riempito di quel profumatissimo insaccato ben dieci vassoi e, nonostante fossero tanti, continuasse ad affettare.
Gli chiesi se, per caso ci fosse accampato nei dintorni qualche esercito da sfamare, e quello sorridendo m'ha spiegato che stava preparando il companatico che, domani, festività dell'Immacolata, dovrà imbottire le centinaia di panini che, all'oratorio salesiano di Barcellona, saranno distribuiti ai ragazzi, così come faceva don Bosco nell'oratorio di Valdocco, appunto il giorno dell'Immacolata.
E già, è proprio vero, i Salesiani in questo sono ligi alla tradizione e, per loro, festeggiare il dogma della Vergine Immacolata, senza rinnovare l'amoroso gesto del loro fondatore, non sarebbe concepibile.
Come per San Giovanni Bosco, ai suoi Salesiani di ieri e di oggi questa festa è molto cara e significativa, perché segna l’origine della loro Congregazione.
Come Don Bosco anch'essi sono convinti dell’importanza di questo splendido dogma di fede.
“Tutte le nostre cose più grandi ebbero - rammenta uno di loro - sono principio e compimento nel giorno dell’Immacolata” (MB 17,510).
E il padre salesiano aggiunge: "La ragione più profonda per questa predilezione del "nostro" padre verso l’Immacolata si trova nella originalità della"nostra" vocazione di educatori dei giovani, perché Don Bosco vedeva nella Madonna, proprio come Immacolata, l’esempio e il frutto più perfetto del Sistema Preventivo di Dio".
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