venerdì 11 dicembre 2009

CHIUDE LA DISCARICA DI MAZZARRA' SANT'ANDREA E SI CORRE IL RISCHIO DI UN NATALE ALL'INSEGNA DELLA SPAZZATURA


A partire dal prossimo lunedì, 14 dicembre, la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea chiuderà i cancelli per interventi tecnici. Essendo ormai il sito saturo, avendo dovuto accogliere i rifiuti di quasi l'intera provincia, bisognerà intervenire per aumentarne la capienza, e per far ciò pare che sia necessario almeno un mese di tempo. La riapertura, nelle nuove condizioni ottimali, è pertanto prevista per il 16 del mese di gennaio 2010. Almeno così sarebbe stato assicurato. Per evitare, quindi, che si ricrei la grave situazione di disagio con accumulo di rifiuti nei centri serviti dai vari ATO conferenti in tale discarica, bisognerà ricorrere ad altro sito. Che probabilmente sarà quello della discarica di Motta Sant'Anastasia. Quindi da Sant'Andrea a Sant'Anastasia. E speriamo che i due Santi, tenendo conto che quanto prima accoglieremo il Bambino Gesù, intercedano affinchè, in quest'occasione, non si ripeta ciò che è avvenuto in altra, quando i gestori di quella discarica mostrarono diffidenza verso gli enti conferenti, considerati deficitari.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Continua la telenovella infinita della "munnezza" .La gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani non era mai arrivata così in basso.L'istituzione degli "ATO" nella regione Sicilia,lungi dal portare efficienza e managerialità ,si è rivelata un fallimento.
Ciò è accaduto perchè chi aveva la responsabilità di nominare amministratori capaci,ha preferito optare per amministratori "fedeli" e purtroppo per noi incapaci.
Al centro Nord la gestione della "Monnezza" è un business fiorente,che i comuni con le loro municipalizzate gesticono in maniera egregia(ACEA a Roma; Hera a Bologna; Iride a Genova e Torino
; etc...)riciclando e producendo energia elettrica e calore per il teleriscaldamento.Non si capisce come mai una regione con 5 milioni di abitanti non riesca ad "imitare" realtà già esistenti.Non
bisogna inventarsi nulla,anzi credo che si potrebbero ottenere valide partnership s con le società che già gestiscono da tantissimi anni questi servizi in maniera egregia.

Unknown ha detto...

Non si deve inventare nulla per fare bene come fanno gli altri in altri comuni del centro-nord,basta copiare,dice l'anonimo.E qui si sbaglia,perchè in effetti bisogna inventare almeno i buoni amministratori meridionali la buona cultura civico -amministrativa meridionale.Cioè una cosa enorme.
Franz

Anonimo ha detto...

su questo sono d'accordo

Giovanni ha detto...

A mio avviso per quanto concerne il problema specifico della pulizia, appare inadeguata, non sempre viene eseguita in modo accurato,La pulizia della città è sommaria e presenta comunque, nel complesso, un andamento non del tutto soddisfacente. L'ATO deve intervenire sulla Gesenu per una osservanza più scrupolosa. I controlli sulla Gesenu da chi sono fatti? Esistono?

barcellonablog ha detto...

Gesenu se ne vuole andare, perchè pretende di avere un credito troppo grosso nei confronti dell'ATO. Purtropo siamo nelle mani di nessuno, e ce l'ha dimostrato l'ultimo incontro dei sindaci tenuto a Barcellona, nel corso del quale è stata manifesta l'impotenza dei nostri amministratori a risolvere lo spinoso problema creato dalla errata gestione del servizio d'ambito.

Antonino ha detto...

Sig. Sindaco, si paga a caro prezzo una macchina politico-amministrativa che è solo uno STIPENDIFICIO. Crescono le erbacce, il degrado e i netturbini, fanno quello che vogliono: se vogliono pulire puliscono, se non vogliono pulire non puliscono, tutto questo nell'indifferenza dei Sigg. Politici

Luciano ha detto...

"Paternò
I netturbini "Gesenu" indagati per interruzione di pubblico servizio"
Speriamo che quanto sopra si verifica anche nella nostra città di Barcellona P.G.

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