



" Provincia, provincia vaffa...", tra i tanti slogan in coro gridati dagli studenti del Liceo Valli era questo, stamattina, a prevalere durante il corteo che, per

Giustamente i ragazzi del "Valli", con la partecipazione solidale degli studenti del Magistrale di Castroreale, hanno manifestato lungo le vie cittadine, non tollerando più lo stato d'abbandono in cui l'incuria dell'ente Provincia ha lasciato il loro plesso scolastico.
Come riferito, nel blog di ieri, un intero piano - il secondo - fa acqua da tutte le parti e, nonostante i preavvisi degli anni scorsi, adesso è talmente disastrato da essere stato abbandonato, con conseguente disagio per la scuola intera - docenti e discenti - costretti adesso ad adattrsi al doppio turno.
Gli studenti, numerosissimi, stamattina si sono radunati davanti al loro istituto e in corteo hanno sfilato in città: ordinatamente, ma pieni di una rabbia chei ha fatto gridare slogan coloriti e pungenti nei confronti di chi trascura la loro scuola.
In via Roma, il corteo ha sostato davanti all'istituto tecnico industriale gridando "Scendi giù, scendi giù, manifesta anche tu". Una richiesta che ovviamente è risultata vana, dato che erano iniziate da un pezzo le lezioni e i ragazzi non erano in grado di potere neppure rispondere.
Il corteo, successivamente, ha proseguito verso il centro, indirizzato verso il Palazzo Comunale, dove generalmente tutte le manifestazioni si concludono, con la promessa di prammatica del capo della civica amministrazione : che garantisce il proprio interessamento verso chi di competenza.
1 commento:
E' bello vedere i giovani che manifestano per un diritto negato.In piazza in tanti con slogan'' la provincia non s'è mossa inizia la sommossa''...Il sindaco ha promesso il suo interessamento.Anche la facciata del liceo cade a pezzi con pericolo per tutti.C'è da scoraggiarsi, non si sa da dove iniziare e quali interventi prioritari scegliere in funzione delle risorse disponibili.Come al solito c'è stata incuria inerzia menefreghismo.Cose che potevano essere fatte a tempo debito non sono state fatte.Penso che il preside abbia fatto tutta l'urgenza e i solleciti possibili ma la burocrazia politica è stata lenta o assente.Certo anche il nostro sindaco poteva interessarsi già da tempo,autonomamente, ma non sappiamo se l'abbia fatto.E' in gioco il diritto fondamentale costituzionale allo studio,uno di quei diritti sacri,che valgono bene una 'sommossa'.Sarà bene che la provincia intervenga il più presto possibile perchè i ragazzi non molleranno,e perderanno giorni di studio prezioso.L'idealismo pratico che li muove tiene conto del presente ma vuole cambiamenti,in questo caso urgenti.La città dovrebbe stare con loro ,e se necessario manifestare con loro.
franz
Posta un commento