mercoledì 1 luglio 2009

DOPO IL DISCORSO PRELIMINARE DI IERI, OGGI RAFFAELE LOMBARDO SI RIPRESENTA IN AULA PER AFFRONTARE IL GIUDIZIO DELL'ASSEMBLEA

In un'atmosfera di grande incertezza e direi anche confusionaria, ieri il presidente Lombardo s'è presentato in Aula per annunciare all'Assemblea la formazione della sua Giunta bis, prima ancora che a ciascuno dei nuovi assessori fosse stata affidata la delega di Governo. La seduta è stata caratterizzata da un lungo discorso preliminare , che non tutti hanno accolto favorevolmente. Soprattutto non è mancato il biasimo dell'Udc che, per bocca del proprio capogruppo, Rudy Maira, fuori aula, ha definito il debutto del Governo Lombardo bis quasi una sceneggiata, dove non è mancata la clamorosa stecca della presentazione di una nuova compagine ancora priva di deleghe. "Comunque - ha promesso il rappresentante di Cuffaro - ci esprimeremo in aula, e ritengo che sia possibile la presentazione di una mozione di sfiducia. Non meno critico è stato il giudizio espresso da Antonello Gracolici, capogruppo del PD, per le "evidenti contraddizioni emerse dalle dichiarazioni e dal comportamento di Lombardo, che critica la destra pur avendo dato vita ad un governo figlio della stessa coalizione, predica l'autonomia e poi ha bisogno di continui pellegrinaggi da Berlusconi per completare la sua nuova Giunta". Ma Lombardo, nel suo discorso, ha intanto voluto dare l'impressione di non temere i propositi delle opposizioni, di avere la coscienza a posto per come ha operato nei primi mesi del suo Gobverno e di considerare irrisorio il rebus delle deleghe. Ha respinto l'accusa di tradimento, sostenendo d'avere rispettato il voto degli elettori, per cui non intende "recedere di un millimetro". “Ho azzerato la giunta - ha spiegato don Raffaele - perché chi non mostrava consapevolezza nel nostro progetto e creava ostacoli non poteva più restare all'interno del governo. Non ho voluto imboccare la strada dell’accomodamento, anche se mi avrebbe risparmiato qualche contestazione di troppo”. Sull’emergenza rifiuti il presidente ha annunciato in Aula che la gara per la realizzazione dei termovalorizzatori è andata deserta. Ci sono 800 milioni di euro di debiti che gravano sugli Ato. A tale proposito ha ricordato che è stato ripresentato in Commissione il decreto per la riduzione e ristrutturazione degli ATO in Sicilia e che il Governo nazionale ha accettato il piano di ristrutturazione della Sanità, dal quale si evince una valida riduzione della spesa.
Per oggi pomeriggio, seconda convocazione dell'Assemblea.

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