martedì 7 ottobre 2008

LA STORIA DI DUE NUOVI LICEI OMBRA. Come per Patti anche per Barcellona si continua ad attendere la costruzione dello "Scientifico"

Foto: Un edificio privato per scuola

Se Patti piange, Barcellona non ride.
Entrambe le due città del Messinese, tra le maggiori della provincia, sembrano legate dallo stesso destino.
Lo sarebbero almeno su una cosa: la costruzione del nuovo plesso scolastico da destinare al proprio Liceo Scientifico.
Da anni la Provincia Regionale ha assunto l'impegno di procurare il finanziamento necessario a togliere gli studenti dei due licei dalla antipatica e tuttavia costosa situazione in cui si trovano - aule inadeguate in edifici privati male adattati - e, un anno per un motivo, un anno per un altro inghippo, l'intento degli amministratori si è sempre dissolto.
E' di oggi la notizia che il sindaco di Patti, Giuseppe Venuto, avendo appreso che, per un errore d'impostazione nella richiesta del leasing finanziario immobiliare per la costruzione del nuovo liceo, è necessario modificare il bando da tempo formulato, ha deciso d'incontrarsi con il presidente Nanni Ricevuto, per sollecitare la ricerca di una soluzione alternativa utile alla acquisizione dei i fondi necessari . Ciò - a giudizio di Venuto- è fondamentale per la città da lui amministrata, poichè attende da quarant'anni la soluzione d'un sì importante problema.
Considerato che il bando di gara destinato a Patti è gemello di quello formulato per il nuovo liceo scientifico di Barcellona, tanto che se si confrontano coincidono parola per parola, tranne naturalmente le cifre riguardanti i finanziamenti, è ovvio che - a causa dell'errata impostazione della richiesta di leasing, rilevabile anche per la città del Longano - la sorte del promesso nuovo liceo barcdellonese appare ugualmente segnata in negativo.
Due trafile, quindi, sullo stesso sentiero, pieno di ostacoli, originati presumibilmente dalla superficialità di un ufficio provinciale che aveva creduto di potere acquisire con una certa facilità due robusti finanziamenti, scontabili a rate, per risolvere due annosi problemi, che negli anni sono costati alla Provincia - e cioè al contribuente - prima miliardi di lire e poi milioni di euro.
Oltre naturalmente il decennale disagio della popolazione scolastica, costretta a frequentare in locali inadatti.
"Se Patti piange - avevo detto - Barcellona non ride", ma adesso dovrei aggiungere che non solo non ride questa nostra desolata città, ma anche si allarma, perchè le sta nascendo il sospetto che mentre a Patti c'è qualcuno - il suo sindaco - che tenta di asciugare le lacrime, a Barcellona non c'è nessuno, proprio nessuno, che voglia tentare di farci abbozzare un sorrisetto, piccolo, piccolo. Avete saputo, per caso, che ci sia qualcuno di Palazzo Longano il quale abbia deciso di chiedere conto di questa defaillance a Ricevuto?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

QUESTA E' UNA STORIA CHE SI TRASCINA DA ANNI E SERVE A DIMOSTRARE CHE LA PROVINCIA E' UN ENTE INUTILE CHE HA UN SOLO COMPITO: FARE DA CARROZZONE PER POLITICI TROMBATI.E QUINDI SPENDE SOLDI DEL CONTRIBUENTE SENZA ALCUN BENEFICIO PER LA COMUNITA'

Anonimo ha detto...

Questo è il silenzio che segue gli annunci del sindaco Nania.
Esempio: mezza pagina sulla Gazzetta del Sud per annunciare la "ZFU", zona franca urbana, redatta dall'esperto Gianfranco Scoglio, venuto da Messina, estensore anche lì del progetto, sempre come esperto, ...segue mini articolo e zero commenti sulla seguente bocciatura della proposta, nonostante da diverse campagne elettorali sentiamo dire che il governo "amico" della Regione e quello "amico" nazionale, tutti dello stesso colore, non possono non tenerci in considerazione!!!!
Sarebbe meglio che ci si affidasse alla "meritocrazia" più che agli amici.
un abbraccio

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