

E' davvero disumano quanto accade, ogni giorno, nell'ufficio postale di via Roma, dove si convoglia oltre la metà degli utenti barcellonesi, cui si aggiungono in questo periodo turisti e villeggianti. In una sala d'attesa inadeguata, sin dalle otto del mattino accalcata di gente, in gran parte persone anziane, un numero insufficiente di "portellisti" è costretto ad operare in condizioni a dir poco massacranti. Nonostante l'ausilio di attrezzature tecnologicamente aggiornate, il personale ogni giorno deve fare fronte ad una fitta catena di operazioni, in un'atmosfera surriscaldata, sia per la inevitabile confusione creata dall'affollamento, sia per la carenza di climatizzazione ambientale. Abbiamo dovuto notare operatrici stanche e accaldate, costrette a ventilarsi con una cartolina, e anziani pensionati aspettare fino a due ore e mezza il proprio turno, standosene in piedi, per consentire al gentil sesso - anch'esso in età avanzata - di trovare un posto a sedere durante la lunga tediosa attesa. Questo avviene nella sede più centrale e grande (guarda un po' che eufemismo!) delle pochissime agenzie postali della seconda città della provincia di Messina, che - caso strano - si chiama Barcellona Pozzo di Gotto.
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