
C'è chi non si contenta neppure del troppo e c'è chi si contenta di poco. A fronte del blitz che ha portato in carcere per presunte tangenti milionarie sulla sanità pubblica un'intera compagine politico amminstrativa in Abruzzo, con nomi incredibilmente di spicco, un'altra operazione di polizia, quasi in contemporanea, ha determinato gli arresti di un giudice di pace, stavolta in Sicilia, per essersi fatto "corrompere", nell'espletamento dei suoi compiti d'ufficio. In cambio di favori di carattere giudiziario, s'era contentato del regalo di un'asinella, di alcune balle di fieno e di altre regalie a base di selvaggina. Il fieno evidentemente serviva per nudrire la ciuchina, mentre la selvaggina per bandire la sua mensa. Comunqe tutta roba strettamente ecologico-rusticana, non paragonabile alle pesanti splendide mazzette trafilate in terra abruzzese.
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