
Barcellona 28.05.2008
Dopo l'annuncio eclatante che il nuovo governo Berlusconi avrebbe torchiato la permanenza degli extracomunitari, rendendo reato la presenza clandestina in Italia, adesso i ministri stanno riflettendo sulla opportunità di un ripensamento sulla decisione enunciata. Quindi c'è la possibilità che l'ipotesi prevista venga dimensionata, stabilendo che la legge persegua, tra gli irregolari, soltanto quelli che saranno giudicati socialmente pericolosi sulla base di elementi oggettivi.
La linea dura è stata quindi ammorbidita per evitare di riempire ulteriormente le carceri e i tribunali e d'influire negativamente sull'esigenza d'impiegare in parecchi lavori, come avviene per quelli più pesanti, la massa di lavoratori stranieri ancora senza documenti, e finora utilizzati in nero da aziende e famiglie. Tale ripensamento dovrebbe , in maniera mirata, evitare l'espulsione di centinaia di migliaia di colf e badanti che, pur in clandestinità, da tempo danno una valida mano a persone anziane e a famiglie bisognose d'aiuto.
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