Dopo lo spinoso poblema del "Cutroni Zodda", gli tocca adesso affrontare un nuovo "affare", che non si sa bene in che modo possa esere conveniente alla Città.
I trenta Consiglieri di Palazzo Longano - e di conseguenza l'Amministrazione attiva - devono stabilire se ancora una volta il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto è talmente "coraggioso" - o incosciente? - da aderire alla proposta di partecipazione ad una Società d'Ambito Territoriale, che per l'occasione si chiamerà ATO ME 10.
Aderire cioè ad un nuovo - stavolta più mastodontico - carrozzone che comprenderebbe l'area metropolitana, con Messina capoluogo e uno stuolo di comuni della provincia ricadenti nella fascia tirrenica-peloritana e in quella ionica.
Infatti - secondo una delle ultime eredità lombardiane - in tutta la provincia di Messina sono previste tre Aree d'Ambito, segnate dai progressivi 9,10, 11( Ato ME 9 - Isole Eolie, Ato ME 10 – Messina Area Metropolitana (Messina + 46 comuni) e Ato ME 11 – Messina Provincia (restanti 57 comuni della provincia).
Intanto, per quanto concerne l'ATO ME 10, esiste un vero e proprio contenzioso con la Regione, suscitato dal sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, il quale assolutamente non intende imbarcare il Comune capoluogo in una società d'Ambito così vasta. E chissà se la resistenza di Peppino Buzzanca - che in quanto a caparbietà non è secondo a nessuno - non avrà la meglio.
Comunque, ATO più, ATO meno, tanto sempre ATO sono, e sarebbe logico che il Consiglio Comunale stesse attento a non ripetere il passo falso che per anni ha invischiato il Comune di Barcellona, in qualità di capofila, in quel poco raccomandabile ATO ME 2, che tanta sporcizia ci fece conoscere, lungo le nostre strade e i marciapiedi, negli anni del suo fallimentare...impero.
Nessun commento:
Posta un commento