giovedì 1 marzo 2012

AHI, BARCELLONA, DI DOLORE OSTELLO, NAVE SENZA NOCCHIERO....

 TRA GLI EFFETTI DELETERI DELL'ALLUVIONE E LE VECCHIE  CARENZE, LA CITTA' E' RIDOTTA ALL'ESTREMO


Basta fare un giro per Barcellona per rendersi conto dello stato di sciattezza e di disordine in cui essa si trova, con strade e marciapiedi logori, cantieri per lavori pubblici avviati e/o sospesi, sporcizie ed escrementi animali in agguato, nessuna parvenza di controllo e di controllori; una città insomma lasciata in balia di  molti e nella preoccupazione di pochi: se non addirittura di nessuno, perché molti sembriamo aver fatto il callo a tanto squilibrio ambientale e nessuno  o pochissimi, anche se protestiamo, sappiamo dire cosa fare per uscire da questo marasma.
Per quanto riguarda il completamento dei lavori pubblici in atto, si dirà che diverse strutture sono state completate e, per darsi ragione,  si farà - come già altre volte - riferimento, per esempio, alla ristrutturazione dell'ex centrale del latte di S. Antonio e dell'ex mercato coperto di via Longo (impropriamente chiamato dai nostri ineffabili giovani comunicatori "vecchia pescheria") e al ripristino della villa liberty di via Roma. 
Indicandole tutte come fiori all'occhiello della solerzia di Palazzo Longano, ma dimenticando che - se si eccettua la parentesi post alluvione per l'utilizzo di una di esse - tutte restano ancora vuoti contenitori in attesa di trovare una sostanziale utilizzazione secondo le finalità previste.
Qualcuno mi ha chiesto che cosa si aspetta per dare un'accelerata a tutti i lavori che si stanno stiracchiando, e maliziosamente ha insinuato che si stia attendendo la campagna elettorale per farlo, così com'è avvenuto cinque anni fa quando, alla vigilia delle elezioni amministrative, molte strade e vicoli della città furono oggetto d'una vasta operazione di maquillage, definita delle "150 strade" e propagandata, nella campagna elettorale, come il fiore all'occhiello dell'amministrazione uscente.
Per carità, dico io: finiamola di addossare sempre responsabilità agli uscenti, quando poi non si ha il buon senso di coalizzarsi come si deve, per impedire che diventino rientranti.

3 commenti:

Sebastiano ha detto...

Preg.mo Dott. Nania SINDACO
Barcellona P.G.

AUTO ABBANDONATI NELLA PIAZZA DEL MERCATO SETTIMANALE.

Non sono ancora dei monumenti, ma poco ci manca, le carcasse di automobili abbandonate
(alluvione Novembre 2011) nella piazza che ospita il mercato settimanale. Un'auto abbandonata
viene considerata un rifiuto pericoloso anche se è ancora dotata di targa: lo ha sancito la Cassazione (terza sezione penale) con la sentenza numero 6667 del 20 dicembre 2011, pubblicata il 20
febbraio 2012. I veicoli abbandonati sono pericolosi per l'ambiente e per le persone. Spesso vengono "aggrediti" da chi cerca di recuperare pezzi e parti ancora utili. Questi rottami
contribuiscono a creare un senso di degrado ed incuria. Ecco perchè è utile intervenire immediatamente per controllare la situazione e rimuovere il rottame.
E’ il caso di rilevare che lasciare abbandonati sul territorio tali relitti significa porre a rischio l’ambiente di gravi ripercussioni per quanto attiene l’inquinamento del suolo, con riflessi negativi anche sull’igiene e la sanità pubblica.
Sebastiano BRUNO
Barcellona P.G. 27/02/2012
A MEZZO FAX

Sebastiano ha detto...

Il ruolo del sindaco è anche quello di tutelare i diritti e gli interessi di tutti i cittadini e magari rispondere alle richieste legittime. Questo silenzio cos'è? Regime o incompetenza?

FRANCESCO SIDOTI ha detto...

Condivido il commento informato e civile di Sebastiano.Esorto gli
altri cittadini a partecipare anche con la semplice condivisione dei
post e dei commenti. Dobbiamo essere e apparire numerosi se vogliamo
contribuire a cambiare la pessima situazione,così ben descritta dal
blogger, in cui versiamo(Cicciu la foto del cane che raccoglie i suoi
escrementi è bellissima,complimenti.) Questi strumenti moderni di
comunicazione diretta sono la vita per la democrazia,ormai languente
,a causa dell'inaffidabilità dei partiti, non più rappresentativi dei
nostri bisogni. Esorto ancora alla partecipazione massiva ,altrimenti
le cose non cambieranno. Questo blog deve diventare una sorgente di
fiducia nel cambiamento.
fanzsidoti

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