LA GIOVANE CANDIDATA RAPPRESENTERA' QUATTRO PARTITI E UN MOVIMENTO CITTADINO
Si sono svolte, a Barcellona Pozzo di Gotto, le primarie del centrosinistra, promosse da Idv, Psi, Sel, Prc, Movimento "Città Aperta", con la partecipazione di tre candidati: Cosimo Recupero, Gino Caruso, Maria Teresa Collica.
L'affluenza è stata notevole, avendo partecipato 1532 votanti nei cinque seggi disponibili in diversi punti della città. Questo il risultato generale a chiusura delle urne:
Maria Teresa Collica( Movimento Città Aperta) voti 824;
Gino Caruso (Psi) voti 442;
Cosimo Recupero (Idv) voti 266.
Pertanto risulta scelta per la candidatura a sindaco dall'alleanza di centrosinistra, alla quale non fa parte il Pd, Maria Teresa Collica, la quale nel seggio centrale di piazza San Sebastiano (Oasi) ha addirittura sfondato riportando 444 preferenze su un totale di 657 voti.
Le schede nulle sono state in tutto 3.
Maria Teresa Collica, nella qualità di candidato vincente, potrà contare su
una squadra compatta, che intende proporsi come alternativa di governo per la
città.
Per
votare alle primarie bastava essere cittadini italiani residenti nel
Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, avere già 18 anni di età e non
essere
attivisti, dirigenti o eletti di partiti avversi al centrosinistra. Si è votato, oggi 26 febbraio,
dalle 9.00 alle 20.00 in cinque seggi.
E cioè: nella sede del Centro commerciale naturale presso l’Oasi ex Monte di pietà, nella via San Filippo Neri 17, a Pozzo di Gotto in via Garibaldi 622 (vicino la Chiesa di S. Maria Assunta), a Sant’Antonino presso la scuola media U. Foscolo e a Gala presso la scuola media frazione Gala.
E cioè: nella sede del Centro commerciale naturale presso l’Oasi ex Monte di pietà, nella via San Filippo Neri 17, a Pozzo di Gotto in via Garibaldi 622 (vicino la Chiesa di S. Maria Assunta), a Sant’Antonino presso la scuola media U. Foscolo e a Gala presso la scuola media frazione Gala.
2 commenti:
Maria Teresa Collica,
una speranza e una promessa di futuro migliore per Barcegotto.
Si sente già il profumo di area fresca che rinnova l'ambiente.
Una donna candidata per la prima volta a Palazzo Longano ,scelta liberamente con voto dermocratico ,direttamente da cittadini desiderosi di una vera svolta nella politica locale,è un evento storico nei costumi e nella mentalità dei barcegottesi.
E' una donna del centrosinistra.
Per quelli,come il pd locale, che non hanno creduto nel valore ''politico'' rappresentato dalla coalizione partecipante alle prime primarie cittadine,questa è la risposta della città.
Ci congratuliamo con Maria Teresa,che si è assunto un così gravoso compito in favore di tutti noi ,per il bene comune.E le assicuriamo il nostro convinto sostegno per completare l'opera intrapresa,convintissimi che il prossimo sindaco sarà donna,come andiamo dicendo da sette mesi,e come hanno espresso di volere i cittadini. Il cammino sarà irto di difficoltà, ma''per aspera ad astra''.Con coraggio speranza e determinazione.
franzsidoti
Gli errori sono tanti, purtroppo alcune volte determinanti. I primi a commettere errori siamo noi, inteso come società che non abbiamo la forza di far emergere persone competenti. Perchè votare un uomo politico soltanto perchè è simpatico oppure nostro amico anzi che affidare il nostro futuro a uomini che sappiano come comportarsi. La politica italiana degli ultimi vent'anni è stata gestita da abili pubblicitari. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Purtroppo a Barcellona vige la ripetuta candidatura degli “stessi personaggi" e una conseguente mancata crescita di nuove leve politiche con un mancato ricambio generazionale di idee e progetti; gioverebbe invece la candidatura di persone senza interessi privati, gente nuova e capace che deve porsi come unico obbiettivo la corretta gestione di Barcellona. Un altro problema del voto barcellonese è il riempimento forzato delle liste, per cercare di ottenere più voti possibili, infatti spesso si trovano candidati diversi componenti di una stessa famiglia, all’interno della stessa, o di liste diverse, ciò desta sconforto e indecisione nel cittadino che, in cabina elettorale, deve scegliere tra il nipote e il cugino o peggio tra fratello e padre.
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