

Jaddina chi camina torna ca bozza china.
Ed io che sono un fra' Galdino rempio la borsa se cammino. Scusate l'involontaria rima.
Mi serve per introdurre una segnalazione di malcostume.
Oggi m'è capitato di vedere - anzi di rivedere - una cosa che almeno da un paio d'anni sta accantonata su un marciapiede, all'angolo di uno dei muri esterni dell'OPG di via Madia.
E' una delle cento insegne di divieto di sosta con rimozione coatta (qui si legge co-tta) che un sindaco, il quale ormai non c'è più, fece fissare lungo le strade della città con l'intento ufficiale di discplinare la caotica abitudine di posteggiare le auto persino sui marciapiedi.
Tutte quelle insegne, però, riuscirono ad avere un loro significato soltanto per un giorno: perchè non passò più di tanto dalla data dell'ordinanza esecutiva che il carro attrezzi,

Da allora tutte quelle insegne (tranne questa che - rimossa - giace in un angolo) restano impalate al loro posto: indice d'inerzia e d'inutilità. Come d'altronde è sintomo d'inerzia e di strafottenza quel che si vede nella foto accanto, scattata nella centralissima via Roma, all'altezza del negozio Lea, dove un tombino pericolante è da settimane coperto da un vaso, una pedana di legno e un po' di cartone, in segno d'avvertimento.
fra' Galdino
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