giovedì 7 aprile 2011

SINDACI ALLA RISCOSSA PER LA MONDEZZA


Trentotto Comuni soffocano tra i miasmi dei cumuli di spazzatura che riempiono le loro strade, e finora le proteste dei cittadini che vivono nell'incombente rischio per la loro salute non è valsa a nulla: visto che giorno dopo giorno la situazione s'aggrava.
Ed è talmente pesante il rischio igienico sanitario che, ieri, i sindaci di tutto il territorio mal servito dall'ATO ME 2 si sono riuniti nella sede di tale Associazione d'Ambito, a Barecllona, per lanciare il loro grido...d'allarme e stabilire in che modo reagire per farsi sentire dal presidente della Regione, Raffaele
Lombardo, che nella qualità di commissario per l'emergenza rifiuti, avrebbe il compito di affrontare e risolvere il gravissimo stato d'emergenza divenuto - purtroppo - paragonabile a quello napoletano.
I sindaci, che in questa circostanza si ritengono vittime e non protagonisti di tanto disastro, puntano il dito contro l'insensibilità della Regione che, non tenendo conto del fatto che i Comuni non hanno le possibilità economiche, nè gli strumenti amministrativi per aggredire una situazione così anomala, non s'è spesa per niente al fine di facilitare la concessione di un anticipo finanziario richiesto alla Serit-Sicilia, incaricata per la riscossione delle bollette ATO.
Nella riunione, alla quale era presente anche il commissario liquidatore dell'ATO ME 2 ing.Salvatore Re, tutti si sono detti pronti ad una prova di forza, mediante l'occupazione del Palazzo della Provincia Regionale, nella speranza che venga così ascoltata la preoccupazione espressa in una lettera dei sindaci a Lombardo e si tenga conto che «in mancanza dell'adempimento dell'Autorità regionale e della sussistenza delle attuali condizioni di gravità igienico sanitarie si ritiene necessario avere indicazioni specifiche e risolutive non solo per affrontare temporaneamente l'immanente situazione emergenziale, ma per determinare una azione di programmazione seria da porsi a tutela della salute pubblica e dell'ambiente».
D'altronde, scrivono i sindaci, «detti provvedimenti si ritengono talmente necessari ed improcrastinabili da non consentire all'on.le Presidente della Regione Siciliana, in quanto commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nella regione siciliana ai sensi dell'Ordinanza del presidente del consiglio del 9 luglio 2010 n. 3887, di potersi sottrarre agli interventi previsti».
Nella lettera sindaci fanno inoltre rilevare il gravissimo stato di disagio e di malcontento determinato dalla perdita del lavoro di 280 addetti ai servizi di igiene urbana licenziati dal datore di lavoro, pur vantando essi crediti per almeno tre mensilità, oltre alle somme dovute a seguito della cessazione del rapporto di lavoro».
I sindaci riferiscono inoltre che, più volte sollecitati dalle istituzioni scolastiche per gli edifici sempre più assediati dai rifiuti con rischio per la salute di alunni e docenti, temono «tensioni sociali i cui effetti allo stato attuale non sono prevedibili».

7 commenti:

Lina ha detto...

Si dovevono svegliare molto tempo prima.

SALVO ha detto...

Già 25 giorni fà il solo Sindaco NANIA aveva denunciato tutto presso la Procura di Barcellona facendo un esposto serio, senza se e senza ma contro il Commissario straordinario dei rifiuti e le varie Istituzioni di competenza.Ma noto che in questo blog si parla solo a slogan senza capire realmente chi fa il proprio onesto dovere.E mi fermo qui,perchè c'è molto da scrivere poi allora passo sempre per microfonista dell'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

Lina ha detto...

Una cosa è certa, Barcellona è piena di spazzatura, tutto il resto conta poco. Chi è il responsabile dell'igiene pubblica in questa Città?

BARCELLONABLOG ha detto...

X SALVO = E' talmente a senso unico il ragionamento del signor Salvo, da non fargli notare che la Regione considera il proprio intervento sull'emergenza "sostitutivo e straordinario nei confronti di Comuni inadempienti", che in quanto tali hanno l'obbligo di coprire l'intero costo del servizio.
Ora,può spiegare Salvo se, prima di denunciare gli altri, l'inadempiente Comune di Barcellona non avrebbe dovuto autodenunciarsi assieme ai 37 consoci di ATO ME 2?
Alla denuncia del sindaco la Regione risponderebbe che essa è incomprensibile e ingiustificata, quanto lo sono le proteste dei sindaci interessati i quali, in quanto soci dell'Ato, avrebbero dovuto provvedere direttamente al pagamento del costo del servizio e, non avendolo fatto, si devono ritenere responsabili della situazione che si è determinata.

Anonimo ha detto...

signori da non crdere in via stretto I bartolella ormai siamo pieni di rifiuti da quasi due mesi. Signor Sindaco la preghiamo di ricordarsi anche della periferia non solo delle zone di suo interesse, fra l'altro abbiamo vicino l'ospedale Cutroni Zodda.
Vergogna.................

SALVO ha detto...

Mi semnbra che il vecchio detto "consila comu vo sempri cucuzza eni su questo nobile blog va sempre di moda"

Don santo di Pozzo di Gotto ha detto...

No il "detto" da usare credo sia quello "du tritrolu" ... dove i destinatari dell'ortaggio siamo noi cittadini...

Voglio dire ( se non è stato abbastanza chiaro )che le conseguenze le "paghiamo" noi cittadini
sia in termini di igiene e sia in moneta...

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