lunedì 18 aprile 2011

FORSE S'INTENDE ESPOLIARE BARCELLONA DEI SUOI DUE OSPEDALI : CUTRONI ZODDA E OPG



L’Opg di Barcellona, da un po’ di tempo a questa parte, sembra essere entrato nell’occhio del ciclone: e per il susseguirsi di reazioni violente da parte di ricoverati a danno degli operatori di polizia penitenziaria e per il clamore suscitato dal blitz mediatico a seguito d’un’improvvisa visita effettuata nell’estate scorsa,all’interno del nosocomio psichiatrico giudiziario di via Madia, dalla commissione parlamentare sanitaria guidata dal sen. Ignazio Marino.

Il più recente episodio di violenza ( a causa del quale, un sovrintendente che stava accompagnando alla doccia un ricoverato, è finito al pronto soccorso) è stato registrato ieri, quando l’operatore penitenziario è stato aggredito a pugni, calci e testate dal recalcitrante degente.

Altri due episodi del genere erano avvenuti il 5 e l’11 marzo , quando tre unità della Polizia Penitenziaria erano state anch’esse costrette a ricorrere alle cure dell’ospedale Cutroni Zodda.

E l’escalation di continue aggressioni aveva suscitato la reazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria e di coloro che si rendono conto del pericolo d’una condizione esplosiva all’interno di una struttura ormai piena di problemi insoluti: che vanno dal mancato passaggio di gestione dal ministero della Giustizia a quello della Salute, dal continuo afflusso di detenuti in soprannumero provenienti da altri OPG, al mancato adeguamento del personale penitenziario nelle infinite more di tale passaggio.

Sabato a Barcellona –- secondo quanto attesta Mimmo Nicotra Vice Segretario Generale dell'OSAPP - sono giunti 23 detenuti malati provenienti dall'O.P.G. di Aversa e nei giorni che verranno si prevedono altri arrivi.” ”Intanto nell’OPG “Vittorio Madia” di Barcellona – sempre secondo dati offerti dal sindacato - sono ormai 380 circa i detenuti presenti”.

Quindi oltre il doppio della normale capienza.

Già il 25 novembre 2010 l’OSAPP, per bocca del Vice Segretario Generale Domenico Nicotra, aveva denunciato lo stato in cui versano nell’OPG di Barcellona, sia gli agenti di Polizia Penitenziaria, sia i ricoverati.

“Infatti - asseriva Nicotra - quei detenuti, pare siano figli di un Dio minore per il loro status quo . Tanto che i ripetuti interventi posti in essere da un anno a questa parte dall’OSAPP sono rimasti inascoltati, relegando la regione Sicilia quale ultima regione in Italia ad assicurare il passaggio della sanità penitenziaria a quelle regionale.”

“L’OPG di Barcellona P.G. è diventato solo il catalizzatore di questa o quell’altra commissione per verificare lo stato di trattamento degli internati o la passerella del politico di turno senza che poi nessun concreto provvedimento venga effettivamente adottato".

Continua Nicotra: "Sono stati presentati di recente alcuni progetti che dovrebbero usufruire dei fondi della cassa delle ammende per l’edilizia penitenziaria del D.A.P. ma ad oggi, il numero dei detenuti ristretti all’interno dell’O.P.G. di Barcellona ammonta a 380 e nessuna concreta miglioria è stata apportata.”

“Se l’immobilismo - conclude Nicotra - dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e della Regione Siciliana continueranno ad ignorare la “bomba ad orologeria” dell’O.P.G. di Barcellona P.G., l’O.S.A.P.P. – se necessario - farà appello direttamente al Presidente della Repubblica per vedere rispettati i diritti minimi ed essenziali dei Poliziotti Penitenziari e quelli sanciti dalla Costituzione Italiana per i detenuti.”

"Le azioni violente - spiega padre Pippo Insana - non sono solo da parte dei ricoverati a danno degli operatori, ma anche tra ricoverati stessi. Le azioni violente sono il frutto del sovraffollamento, del poco personale; per cui la conseguente mancanza di attività socializzante, la mancanza di presenza di personale, il sovraffollamento indiscutibile portano inevitabilmente ad atteggiamenti violenti".


A questo punto, resta da chiedersi se tutto ciò che sta avvenendo a pieno danno dei due ospedali di Barcellona – quello giudiziario e quello civile – non sia il frutto della nostra incapacità di difendere questa città dall’evidente progetto di espoliazione, messo in atto a tutti i livelli.



1 commento:

Una nonna di via Madia ha detto...

Il fatto che l'ospedale psichiatrico di via Madia stia diventando un vero e proprio rischio per la città, soprattutto a causa del suo sovraffollamento - una bomba a orologeroria come ha detto il sindacalista - non può che farci preoccupare, anche perchè l'opg è ubicato in pieno centro cittadino densamente abitato. Non so se mi spiego...

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