
«Siccome riconosco ancora nei principali leader della sinistra, in particolare a Bersani, Veltroni e Fassino, un residuo di concezione seria della politica e di rispetto nei confronti degli avversari politici, vi chiedo di fermarvi, di riflettere prima di presentare contro di me un atto parlamentare così spropositato, pretestuoso e dirompente sul piano umano, che rappresenterebbe un’onta non per me che lo subisco ma per voi che lo promuovete».
Così in una lettera aperta pubblicata sul Foglio, il ministro della Cultura, Sandro Bondi, chiede che non si voti la mozione di sfiducia presentata alla Camera dopo i crolli a Pompei".
Bondi al Pd: "Non sfiduciatemi" - La Stampa
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