
La Cgil di Barcellona, a chiusura del 2010, in una nota di commiato con  il vecchio anno, fa una specie di consuntivo di quanto il sindacato ha  operato, tra tantissime difficoltà e pure con qualche limite,in questa  città “in termini di vertenzialità ispirate al miglioramento delle  condizioni di lavoro, di reddito  e delle risposte sociali a favore  della nostra  gente”.                 E’ un resoconto che  ricorda : le  “numerose iniziative di mobilitazione con la partecipazione alle  manifestazioni regionali e nazionali  e la pubblica manifestazione dei  Lavoratori precari”; la “mobilitazione e le  proteste degli operatori  ecologici, che si protrae dal 2005, anno in cui è stato costituito   l’ambito ottimale –ATO ME/2”; la straordinaria manifestazione pubblica,  con comizio, dello scorso mese di Luglio promossa a Sant’Antonio dalle  organizzazioni  Sindacali CGIL-CISL e UIL , da tutte le Parrocchie e  dall’Istituto Salesiano, dalle associazioni culturali  e ambientaliste,  da  Consiglieri Comunali del Pd e dell’Udc, con la  petizione popolare  sottoscritta da migliaia di cittadini, per rivendicare il diritto a  vivere e respirare aria non puzzolente; la “Vertenza aperta nei  confronti dell’Ente Comune, dai Sindacati dei Pensionati di CGIL- CISL e  UIL    riempita di contenuti nel corso delle numerose assemblee  unitarie con i medesimi pensionati  e sulla cui questione nei prossimi  giorni si tornerà a sollecitare l’incontro con il  Sindaco affinché  nell’approvando bilancio di previsione 2011 possano trovare risposte  i  bisogni essenziali dei pensionati (’apertura nelle Frazioni più popolose  di centri diurni attrezzati, detassazione a favore dei titolari di  pensioni al minimo dei tributi comunali, ampliamento del numero di  pensionati beneficiari dell’assistenza e delle cure  a domicili,  miglioramento  del sistema dei trasporti  da e per i centri di interesse  collettivo, visite a domicilio per le persone sole e inabili)”.               Nella stessa nota la Cgil  nel condividere la mobilitazione degli  Studenti delle scuole superiori Di Barcellona P.G. e più  complessivamente su scala nazionale degli studenti universitari e del  personale precario,  la quale ha riscosso il sostegno , alto, del  Presidente della Repubblica, sottolinea che “a Barcellona gli studenti  delle scuole superiori con in testa gli Allievi del più popoloso Liceo  scientifico della provincia hanno rivendicato il tanto promesso e atteso  Plesso scolastico degno di questo nome atteso che, com’è noto,  le  lezioni vengono impartite in cinque plessi  cosparsi sul territorio  comunale di cui quattro di proprietà di privati  con aule e strutture  non idonee al corretto svolgimento della didattica. Grazie alla  partecipata mobilitazione e azioni di protesta, si è avuto l’incontro tra  la delegazione di allievi e Docenti  del  E. Medi  e  l’Assessore al  ramo della Provincia regionale di Messina, mentre  in Piazza Antonello   le centinaia di Allievi che hanno raggiunto Messina con  i Pulman mentre i Docenti  hanno raggiunto la Città dello stretto con mezzi  propri, manifestava a sostegno della richiesta di un nuovo Istituto.  Dall’esito dell’incontro  sembrerebbe che ancora una volta gli impegni  assunti dall’Ente Provincia sono alquanto vaghi a differenza di quanto è  avvenuto  per il Liceo di Patti dove già è stata indetta la gara  per  il nuovo e moderno  plesso scolastico”. 
Il responsabile della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, che firma il Comunicato, ricorda inoltre “la mobilitazione contro lo smantellamento del Presidio Ospedaliero, e fa notare quanto sia singolare che in Sicilia e per quanto riguarda il Cutroni Zodda si cerca di risparmiare depotenziando la struttura Ospedaliera sul Territorio e non si punti ad eliminare gli sprechi ed a razionalizzare le offerte di prestazione sanitaria a favore dei cittadini costituendo un polo medico di eccellenza a Barcellona P.G e un polo chirurgico di eccellenza a Milazzo”. “Ma – sottolinea Chiofalo - la cosa che in questi giorni ha sconvolto maggiormente le nostre coscienze è stato il terribile attentato alla capanna di cartoni dove dimorava con la Moglie e il proprio figlioletto di pochi mesi il povero giovane Rom assassinato sicuramente o per futili motivi, o cosa ben più grave, per razzismo. Ciò ci sollecita, a partire dalle Istituzione a guardare meglio su cosa avviene in questa città dove un cumulo di degrado, di perdita di valori e di mancanza di cultura della convivenza civile spinge verso il becero egoismo e la violenza”. La CGIL – conclude il documento- è e resta in campo, senza scadenza e sollecita tutte le istituzioni e tutte le persone di buona coscienza a fare fronte comune e mobilitarsi per una società più a misura d'uomo, dove tutti abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri e le ragioni del rispetto alla vita e del lavoro pieno e duraturo siano un valore assoluto da coltivare incessantemente”.
Il responsabile della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, che firma il Comunicato, ricorda inoltre “la mobilitazione contro lo smantellamento del Presidio Ospedaliero, e fa notare quanto sia singolare che in Sicilia e per quanto riguarda il Cutroni Zodda si cerca di risparmiare depotenziando la struttura Ospedaliera sul Territorio e non si punti ad eliminare gli sprechi ed a razionalizzare le offerte di prestazione sanitaria a favore dei cittadini costituendo un polo medico di eccellenza a Barcellona P.G e un polo chirurgico di eccellenza a Milazzo”. “Ma – sottolinea Chiofalo - la cosa che in questi giorni ha sconvolto maggiormente le nostre coscienze è stato il terribile attentato alla capanna di cartoni dove dimorava con la Moglie e il proprio figlioletto di pochi mesi il povero giovane Rom assassinato sicuramente o per futili motivi, o cosa ben più grave, per razzismo. Ciò ci sollecita, a partire dalle Istituzione a guardare meglio su cosa avviene in questa città dove un cumulo di degrado, di perdita di valori e di mancanza di cultura della convivenza civile spinge verso il becero egoismo e la violenza”. La CGIL – conclude il documento- è e resta in campo, senza scadenza e sollecita tutte le istituzioni e tutte le persone di buona coscienza a fare fronte comune e mobilitarsi per una società più a misura d'uomo, dove tutti abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri e le ragioni del rispetto alla vita e del lavoro pieno e duraturo siano un valore assoluto da coltivare incessantemente”.

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