lunedì 22 novembre 2010

Larga partecipazione di lavoratori e pensionati alla riunione della Cgil in preparazione della manifestazione nazionale di sabato


Anche i lavoratori e i pensionati di Barcellona, prenderanno parte alla manifestazione nazionale della Cgil che il 27 novembre si svolgerà a Roma, per invocare lavoro e rispetto dei diritti di lavoratori e pensionati. Una delegazione raggiugerà la Capitale servendosi di uno dei due treni che il sindacato sta allestendo in partenza dalla Sicilia,
La decisione è stata presa stasera, durante l'incontro organizzato dalla Camera del Lavoro nella sala-conferenze dell'Oasi, dove il dirigente della Cgil di Barcellona, Salvatore Chiofalo, al fianco di rappresentanti sindacali provinciali - Clara Crocè segretaria della Funzione Pubblica Cgil, Pino Foti, segretario provinciale dello stesso sindacato, Nuccio Massimino, introduttore - ha spiegato le ragioni che spingono alla partecipazione dell'importante evento in difesa della sicurezza, dello sviluppo e del lavoro.
Dopo una rapida carrellata sulla precarietà dei lavoratori barcellonesi - noti ormai per la loro protesta quelli del Comune, oltre la metà dei quali disoccupati, gli LSU e i contrattisti che da tempo chiedono al sindaco di uscire dalla loro grave situazione - Chiofalo s'è soffermato sugli effetti negativi dei tagli alla istruzione e alla cultura e sulle inadempienze riguardanti i lavoratori forestali che da mesi non sono pagati.
Un inesorabile declino reso odioso dall'insinuarsi di disparità ed ingiustizie.
Clara Crocè, che assieme a Foti per impegni alla Cgil di Messina è arrivata quando già la riunoione era iniziata da un pezzo, ha sottolineato l'importanza della manifestazione di sabato prossimo, soprattutto per i giovani, la cui massiccia partecipazione è postulata dall'esigenza di esorcizzare il loro destino alla precarietà.
Purtroppo sta avvenendo che, mentre nelle passate generazioni, i padri facevano di tutto per consentire ai figli una vita migliore, adesso la prospettiva s'è capovolta e i genitori temono per la prole un futuro incerto. Sicuramente peggiore.
Preoccupazioni, che anche Foti ha evidenziato, sottolineando la necessità d'un cambio di rotta governativo, che tenga conto dell'opportunità di un ritorno alla crescita mediante una maggiore giustizia sociale, con meno tasse per i redditi di lavoro e maggiore incisività fiscale sulle rendite e sulle evasioni.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Auspico che i giusti diritti dei lavoratori siano soddisfatti.La strada per una maggiore giustizia sociale passa dalla politica per il lavoro,incentrato sul rispetto e la valorizzazione dell'ambiente,sulla lotta all'evasione fiscale ,sulla lotta alla mafia politica-economica.
franzsidoti

Unknown ha detto...

Cicciu,questa è la risposta del mio amico non barcellonese alle tue osservazioni sulla frequenza del blog:

''ciao franz,
ho letto sul blog il tuo commento e la relativa risposta di "ciccio"
sicuramente -essendone il gestore -puo' anzi deve limitare i commenti soltanto a chi si firma
(si abbia almeno quel coraggio)
io ho soltanto trovato strano il fatto che sono diminuiti di numero


(non che nessuno legge le informazioni, sempre utili e interessanti del resto)

e che soprattutto gli amministratori sembrano spesso vacanti
(e questo non è colpa del blog..)

non ho intenzione di entrare in polemica -anche perchè (come già detto)
non vivo direttamente la città e posso sbagliare- quella era solo una mia impressione

contraccambio i suoi saluti con piacere''

franzsidoti

Unknown ha detto...

Vorrei raccontare una storia di due episodi di estrema ingiustizia,secondo me, capitata alla nostra colf,stamattina.Era appena uscita dal cimitero ,e si era messa in auto(vecchia cinquecento) per tornare a casa.La fermano i vigili ''lei è in contravvenzione,non indossa le cinture’’.Paga 60€!dopo un debole tentativo di smuovere le corde del cuore.Ma dov’è l’ingiustizia? Il vigile non si è accorto (non è stato veramente ‘vigile’)che quella povera donna che non aveva commesso una grave mancanza era veramente povera e soprappensiero perchè veniva da un altro trauma .Il marito che lavora in alt’italia ,le aveva versato sulla post pay 1000€ per pagare le bollette.Le erano rimaste 700€ ma dei ladri telematici con il trucco del bonus(che non so cosa esattamente sia),avendola convinta con l'intercessione del figlio a fornire il numero della carta in vista di facili guadagni,le hanno rubato 500€. Non ha pianto,è una donna di grande dignità . Io sono rimasto male per lei,perché conosco la sua onestà e laboriosità.Fra tanti cittadini che infrangono clamorosamente le regole,i vigili(?) pizzicano proprio lei.Fra tante post pay i ladri derubano proprio lei.E’ sfortunata, o la società deregolata si accanisce proprio sui più deboli e buoni? Insomma, i vigili siano più vigili e cerchino di aiutare e proteggere i più deboli e indifesi( penso che rientri fra i loro compiti sociali).In certi casi chiudere un occhio può fare del bene ma in altri bisogna spalancarli entrambi.

franzsidoti

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