Bisogna battere il ferro mentre è caldo.
Ieri, a Milazzo, nella giornata conclusiva della Festa Democratica, il patto di ferro per togliere definitivamente la supremazia in Sicilia a Berlusconi, ha dato i primi segni di quel "calore", che - a giudizio dei numerosi partecipanti alla Kermesse provinciale del PD - appare certamente destinato ad incrementarsi.
Nella fucina siciliana, mazza e martello sono ormai a disposizione del quartetto Pd, Fli, Udc, MpA, che già dovrebbe avere consolidato l'intesa in campo regionale, sostenendo la Giunta tecnica presieduta da Raffaele Lombardo: il tanto denigrato Lombardo Quater, nato per affrontare il programma di risanamento in Sicilia.
Nell'ultimo incontro al Paladiana, la concorde presenza di Francantonio Genovese, Gianpiero D’Alia, Carmelo Briguglio, Giovanni Pistorio, ed anche quella di Beppe Lumia, se qualche dubbio c'era stato sulla prova del fuoco, l'ha fatto sciogliere immediatamente, creando la netta sensazione dell'esistenza d'una volontà comune tesa a spazzare i residui in Sicilia di quella che fu la coalizione del cento a zero.
Tale decisa convinzione è ormai palpabile e restano in pochi coloro che credono alla ripresa del berlusconismo nell'Isola.
Nelle foto: Briguglio, D'Alia, Pistorio, Genovese, Lumia
Ieri, a Milazzo, nella giornata conclusiva della Festa Democratica, il patto di ferro per togliere definitivamente la supremazia in Sicilia a Berlusconi, ha dato i primi segni di quel "calore", che - a giudizio dei numerosi partecipanti alla Kermesse provinciale del PD - appare certamente destinato ad incrementarsi.
Nella fucina siciliana, mazza e martello sono ormai a disposizione del quartetto Pd, Fli, Udc, MpA, che già dovrebbe avere consolidato l'intesa in campo regionale, sostenendo la Giunta tecnica presieduta da Raffaele Lombardo: il tanto denigrato Lombardo Quater, nato per affrontare il programma di risanamento in Sicilia.
Nell'ultimo incontro al Paladiana, la concorde presenza di Francantonio Genovese, Gianpiero D’Alia, Carmelo Briguglio, Giovanni Pistorio, ed anche quella di Beppe Lumia, se qualche dubbio c'era stato sulla prova del fuoco, l'ha fatto sciogliere immediatamente, creando la netta sensazione dell'esistenza d'una volontà comune tesa a spazzare i residui in Sicilia di quella che fu la coalizione del cento a zero.
Tale decisa convinzione è ormai palpabile e restano in pochi coloro che credono alla ripresa del berlusconismo nell'Isola.
Nelle foto: Briguglio, D'Alia, Pistorio, Genovese, Lumia
1 commento:
Questa è gente senza fede nè speranza,tranne forse Lumia.La preparazione culturale ed etico-politica di alcuni di loro è scarsa.Figurarsi che Lombardo va dicendo che lui non festeggerà il centocinquantennale dell'unità d'italia perchè quell'unità è stata dannosa per la sicilia(!?).Comunque,il momento è molto difficile da tutti i punti di vista,e un'unione di forze anche rabberciata come quella che si apparecchia è la benvenuta,per evitare il danno che l'attuale governo B&B sta facendo e potrà ancora fare all'italia e all'europa.C'è in gioco la nostra democrazia e il futuro delle nuove generazioni.Turiamoci il naso e sosteniamo queste nuove forze politiche.Politiche? Speriamo che diventino tali.
franzsidoti
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