“Lamento la mancanza di un’interlocuzione certa ed affidabile: continuo a scrivere all’Ente Provincia ma ciò che ho ricevuto ad oggi sono solo sopralluoghi che non hanno portato alla concretezza di nessun intervento. La gestione di un istituto diventa complicata quando non si riesce ad ottenere risposte, frattanto però chi gestisce quotidianamente l’istituto diventa elemento catalizzatore di responsabilità non sempre proprie. Adesso temo per l’eventuale perdita dei finanziamenti destinati al completamento del plesso di Santa Venera, sarebbe una conseguenza davvero ingiustificabile perché derivante solo ed esclusivamente dall’inefficienza e lentezza dell’ente pubblico a ciò deputato.”
C'è in queste poche frasi tutta l'amarezza e lo sconforto di un dirigente scolastico, il prof. Santo Longo, a capo dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Barcellona, costretto a denunciare le carenze di una delle due strutture - quella di via Santa Venera di recente costruzione - che per non essere stata ultimata lascia spazio a condizioni di disagio e di pericolo preoccupanti.
Non è la prima volta che il dirigente richiama l'attenzione dei responsabili della Provincia sulle esigenze della scuola, ma le sue sollecitazioni hanno ottenuto soltanto dei sopralluoghi tecnici , cui però non hanno fatto seguito gli sperati dovuti interventi.
Per cui le carenze non solo sono rimaste, ma si sono addirittura aggravate.
Basta vedere le foto per accorgersi dello stato di abbandono in cui gran parte della struttura viene lasciata: manca d'una regolare recinzione, resistendone una composta dalle lamiere che proteggevano il cantiere destinato all'esecuzione dei lavori di completamento: tra cui la costruzione di una palestra, la cui area di destinazione è ora invasa da erbacce, come l'adiacente cortile.
Permane, aggravata dall'usura del tempo e dello stato d'abbandono, la situazione venutasi a determinare in fase avanzata di costruzione del plesso, quando, avendo perso la vita un gruista, la Magistratura sottopose a sequestro il cantiere e l'attrezzo dell'incidente.
Revocato il vincolo giudiziario, si aspettava che venissero ripresi e completati i lavori in progetto, ma così non è avvenuto e, col trascorrere del tempo, la situazione s'è impigliata nelle solite lungaggini burocratiche e - diciamolo pure - nella inaffidabilità degli interlocutori della Provincia, che, pur esistendo la promessa del finanzamento utile al completamento della struttura, incomprensibilmente hanno lasciato finora in stand by la preoccupante questione.
C'è in queste poche frasi tutta l'amarezza e lo sconforto di un dirigente scolastico, il prof. Santo Longo, a capo dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Barcellona, costretto a denunciare le carenze di una delle due strutture - quella di via Santa Venera di recente costruzione - che per non essere stata ultimata lascia spazio a condizioni di disagio e di pericolo preoccupanti.
Non è la prima volta che il dirigente richiama l'attenzione dei responsabili della Provincia sulle esigenze della scuola, ma le sue sollecitazioni hanno ottenuto soltanto dei sopralluoghi tecnici , cui però non hanno fatto seguito gli sperati dovuti interventi.
Per cui le carenze non solo sono rimaste, ma si sono addirittura aggravate.
Basta vedere le foto per accorgersi dello stato di abbandono in cui gran parte della struttura viene lasciata: manca d'una regolare recinzione, resistendone una composta dalle lamiere che proteggevano il cantiere destinato all'esecuzione dei lavori di completamento: tra cui la costruzione di una palestra, la cui area di destinazione è ora invasa da erbacce, come l'adiacente cortile.
Permane, aggravata dall'usura del tempo e dello stato d'abbandono, la situazione venutasi a determinare in fase avanzata di costruzione del plesso, quando, avendo perso la vita un gruista, la Magistratura sottopose a sequestro il cantiere e l'attrezzo dell'incidente.
Revocato il vincolo giudiziario, si aspettava che venissero ripresi e completati i lavori in progetto, ma così non è avvenuto e, col trascorrere del tempo, la situazione s'è impigliata nelle solite lungaggini burocratiche e - diciamolo pure - nella inaffidabilità degli interlocutori della Provincia, che, pur esistendo la promessa del finanzamento utile al completamento della struttura, incomprensibilmente hanno lasciato finora in stand by la preoccupante questione.
1 commento:
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francesco ha detto...
Se non si interviene vuol dire che ci sono interessi superiori:il ministro Gelmini(il governo B.) non vuole potenziare la scuola,anzi la vuole distruggere,perchè è molto più facile avere a che fare con un popolo ignorante senza alcuna capacità critica,per raggiungere il proprio obiettivo assoluto(ghi pensi mì).Per convincersene,guardate questo collegamento
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/news/4-news-generica/1002-la-parola-al-sindaco-di-camigliano
franzsidoti
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