lunedì 6 settembre 2010

FINI A MIRABELLO HA DETTO TUTTO, MA PER BERLUSCONI NON BASTA



UNA SEDIA CON TRE GAMBE E' SEMPRE UNA SEDIA INSERVIBILE


"Gianfranco Fini a Mirabello avverte: il Pdl non esiste più. Definisce stalinista la sua espulsione, ma assicura: niente ribaltone. Quindi propone un patto di legislatura a tre al premier Silvio Berlusconi e al leader della Lega Umberto Bossi".

Per il presidente della Camera dei deputati, il 29 luglio 2010, quando l'ufficio politico del Pdl, in due ore, ha decretato la sua espulsione dal partito, è stata decretata la fine del Pdl, inteso come grande partito liberale e democratco.
Nessuna fuoruscita, nessun atteggiamento demolitore, da parte sua, ma estromissione illiberale e autoritaria nei confronti di lui e degli altri che esigevano il rispetto della dialettica in seno al partito.
"Noi - ha precisato Fini - non siamo a priori contro l'operato del Governo, siamo dentro al Governo e intendiamo andare avanti senza cambi di campo, con le nostre idee, i nostri impegni, le nostre valutazioni politiche".

"Si va avanti senza cambi di campo, senza ribaltoni, convinti della necesstà di onorare fino in fondo il patto".

Riferendosi ai "cinque punti di programma" su cui Berlusconi s'è ripromesso di chiedere la fiducia, Fini ha asserito: "Di fronte a ciò ci confron
teremo, chiederemo di discuterli, senza opporsi agli obiettivi, ma chiedendo di conoscere come realizzarli. Esprimeremo le nostre proposte, cercando di dar vita ad un patto di legislatura".
"Perchè il fallimento di questa legislatura sarebbe un fallimento anche per noi, oltre che per Berlusconi".

Per Fini "minacciare premature elezioni è avventurismo politico". Perché ciò venga evitato propone di aggiungere una terza gamba per completare l'opera del Governo, visto che non sarà più facile muoversi con le due esistenti (Berlusconi-Bossi).
Un grande partito nazionale (leggi Pdl) non può appiattirsi sulla Lega, che è regionale.
Fini parlando di Futuro e Libertà garantisce che non diverrà mai un An in sedicesimo, ma vuole essere lo spirito autentico del Pdl.
Per questo si propone come terza gamba?
E come la mettiamo se Fini in definitiva asserisce che il Pdl è finito il 29 luglio?
Si tratta di un paradosso finiano oppure Fini ha inteso parlare del PDL-
PreDeLlino?

L'opposizione. ''A un patto di legislatura non ci crede neanche Fini. Ha dichiarato la fine del Pdl certificando la crisi politica del centrodestra. In questi giorni assisteremo al gioco del cerino, ma la crisi politica e' conclamata'', dichiara Pierluigi Bersani. Anche Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, invita Berlusconi ad andare in Parlamento: ''Una fase si è chiusa. L'Italia ha bisogno di una svolta e di una responsabilità nazionale ampia. Faccia appello anche all'opposizione''. Per Francesco Rutelli, leader dell'Api ''Fini resta in maggioranza, noi all'opposizione. Ma certamente oggi il nuovo polo centrista è piu' vicino''. Polemico Antonio Di Pietro: ''Fini è uno e trino: vuol fare il capo dell'opposizione, ma vuole restare al governo. Se e' vero come e' vero che Berlusconi è un ricattatore e addirittura compra il consenso della maggioranza, allora perché resta?".

L'opposizione. ''A un patto di legislatura non ci crede neanche Fini. Ha dichiarato la fine del Pdl certificando la crisi politica del centrodestra. In questi giorni assisteremo al gioco del cerino, ma la crisi politica e' conclamata'', dichiara Pierluigi Bersani. Anche Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, invita Berlusconi ad andare in Parlamento: ''Una fase si è chiusa. L'Italia ha bisogno di una svolta e di una responsabilità nazionale ampia. Faccia appello anche all'opposizione''. Per Francesco Rutelli, leader dell'Api ''Fini resta in maggioranza, noi all'opposizione. Ma certamente oggi il nuovo polo centrista e' piu' vicino''. Polemico Antonio Di Pietro: ''Fini è uno e trino: vuol fare il capo dell'opposizione, ma vuole restare al governo. Se e' vero come e' vero che Berlusconi è un ricattatore e addirittura compra il consenso della maggioranza, allora perché resta?".

FOTO: TRE MOMENTI DEL DISCORSO DI GIAFRANCO FINI


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L'ira di Berlusconi: "Non farò patti" - LASTAMPA.it

8 commenti:

Antonio ha detto...

Se sono rose fioriranno. Se alle parole seguiranno i fatti potremmo dire che nel tardo pomeriggio di domenica 5 settembre con il discorso di Gianfranco Fini a Mirabello è nata in Italia la nuova destra costituzionale.
Un discorso totalmente incompatibile con la politica portata avanti dal Partito della Libertà di Berlusconi.

enzo ha detto...

X Antonio.L'unica stonatura del discorso di Fini è stata l'affermazione che voterà a favore dello scudo per Berlusconi (Lodo Alfano) come avviene in tutti i Paesi europei.
Niente di più inesatto. Solo in alcuni di questi esiste lo scudo per i presidenti della Repubblica e non del governo.

barcellonablog ha detto...

Esatto quanto ha precisato Enzo: tuttavia bisogna considerare che Fini è in grado di ricorrere alla furbizia del politico consumato - qual egli è in effetti - che gli consente di uscire dalle righe, con una promessa assolutamente formale, che non avrà seguito perché il governo è ormai al capolinea. Intanto però con tale sua apparente generosità cerca di fare cadere su berlusconi tutta la responsabilità per l'inevitabile caduta del Governo. Bisogna rendersi conto che il nocciolo della la strategia di Fini consiste in questo:dimostrare che Berlusconi ha decretato la fine del Pdl nello stesso momento in cui, intollerante verso ogni forma di dialettica democratica, ha cacciato via "d'autorità" il cofondatore del partito.
Un Fini vittima - insomma - d'una decisione "stalinista".

Vanni ha detto...

Fini è stato perfetto ed impeccabile,con un discorso politicamente ineccepibile e da autentico leader.
Sta spingendo Berlusconi in un angolo, consapevole che Berlusconi minaccia le elezioni ma non le vuole.
Credo che in questo momento l'unico partito delle elezioni sia la lega di Bossi.
Fini ha impresso un notevole freno alla deriva leghista riaffermando l'identità nazionale e relegando la "padania" nell'ambito delle invenzioni bossiane.
A poco più di una settimana di distanza dai virulenti attacchi subiti dai giornali di B., Fini riesce a prendere le redini del gioco dettando le sue condizioni alla coalizione di centrodestra.
E' interessante il passo del discorso in cui afferma che FLI va oltre AN perchè contiene culture politiche diverse,ed accenna alla cultura socialista di Chiara Moroni ed a quella radicale di della Vedova.
Fini si pone dunque come il nuovo punto di riferimento della tradizione laica e liberale italiana,che ha profonde radici culturali nella nostra storia repubblicana.

francesco cilona ha detto...

Attendiamo l'evolversi della vicenda che, se si riuscirà a condurre in porto senza traumi per la Nazione, sicuramente segnerà un punto per la svolta storica che da anni l'Italia attende. VEDENDO FACENDO, DICEVA LA GENERAZIONE DI MIO PADRE.

Unknown ha detto...

Fini ha assunto la stoffa e la cultura di un leader della destra europea.Ma c'è un piccolo ostacolo:in Italia finchè ci sarà Berlusconi e Casini(e quindi gerarchia ecclesiastica),questa destra laica costituzionale liberale non avrà storia.Ci può salvare solo un forte e adulto PD,con l'associazione di altre forze di centrosinistra che condividano un progetto politico a base costituzionale,cioè liberal social democratico.Ma per fare ciò manca la cultura politica e l'etica adatta.Insomma non resta che un governo di solidarietà nazionale che cambi la legge elettorale faccia le riforme di struttura minime istituzionali(senato federale riduzione numero parlamentari ecc...)e ci porti all'elezioni in condizioni migliori di adesso.Ma anche questo mi sembra un passaggio troppo difficile per la qualità della nostra classe dirigente politica civile sindacale.Io ,ottimista ,vedo nero.Ciò vuol dire che ci vuole ancora tempo per una vera solidale svolta politica istituzionale.

filippo ha detto...

Chi sta con Silvio sta con Bossi, Borghezio e il trota.
Ogni cosa che si fa a Roma causa lamentele dei leghisti senza alcun diritto. Unica cosa che hanno fatto i leghisti, oltre a sistemare Bossi jr, e' tagliare scuola, universita', fondi alle forze dell'ordine e farci votare a crocette con la legge Calderoli

Unknown ha detto...

Franz
D'accordo ,Filippo.Chi sta con silvio sta con bossi e la 'trota',l'ignoranza al governo della lombardia. Fra poco inizierà la nuova campagna elettorale,e sarà bene ripetere che chi sta con silvio sta con bossi e la trota.Una mastodontica maggioranza che ha prodotto solo cative leggi o leggi ad personam e ad aziendam. Si vantano dei successi contro la criminalità ma la realtà è che la democrazia è sotto assedio della criminalità organizzata.I bravi amministratori ,che difendono il territorio e la legalità,come Vassallo sindaco di Pollica nel cilento,vengono ammazzati dalla camorra.Questo sindaco ambientalista e onesto ha fatto diventare il mare di Acciaroli,frazione di pollica ,il mare più pulito e bello d'Italia,preoccupandosi di persona che il depuratore funzionasse a perfezione,e la raccolta differenziata fosse al massimo.Addirittura si preocupava dei minimi particolari del territorio che amministrava che si fermava a discutere con i proprietari di case che dipingevano la facciata di un colore inappropriato allo stile del luogo,e li aiutava a cambiare. E l'hanno ammazzato.Una perdita per l'italia,fatta di tanti comuni che dovrebbero imitare la buona amministrazione di Vassallo.Il suo cotributo è stato elevato fino alla morte ,perchè gli altri ottomila comuni sono stati inadenpienti e hanno poco contribuito all'elevazione dello spirito e della ragione civile.E' stato lasciato solo,e senza scorta.Il sud risorgerà se sconfiggerà la criminalità organizzata.Ma non attendiamoci aiuti dal nord dalla lega da maroni,che si vanta di meriti non suoi ma della magistratura e delle forze dell’ordine.

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