lunedì 13 settembre 2010
BARCELLONA P.G.// STRADE BUIE, NON SOLO SPORCHE
"Questa strada dobbiamo chiamarla "via delle botteghe oscure".
Me lo dice compare Nello Alesci, ieri sera, incontrandomi nella via Ugo di Sant'Onofrio: la strada è davvero scarsamente illuminata, ma tanto poco da giustificare la battuta dell'amico, che le cose le dice sorridendo, anche quando non hanno niente di allegro.
E che allegria ci può essere, d'altronde, in una città, dove la sera ci sono vie - anche importanti - che rimangono al buio, perché filiere di lampioni restano spente?!
L'altra sera, questa "oscura" situazione, l'ho notata anche nella via Vittorio Madia, dove a far luce erano solanto i faretti dell'ospedale psichiatrico giudiziario, il cui compito non è quello di illuminare la strada ma di far luce sotto le telecamere impiantate per vigilare davanti all'edificio.
Insomma, vogliamo smettere di ignorare che i difettucci in questa città sono parecchi, e riguardano tutti la salute e la sicurezza della gente?
Vogliamo essere finalmente sinceri e ammettere che non bastano i festini per rendere accettabile questa nostra città?
O vogliamo illuderci che l'affollamento di ieri sera voglia significare il contrario!
Pensaci, dottor Candeloro,
non sempre, ciò che luce, è oro.
f'ra' Galdino
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3 commenti:
invece no, paradossalmente potranno essere i festini (con tutto quello che- anche sociologicamente- comportano) a salvare questa città... avanti giovani...
andrea italiano
Sapresti dirmi cosa comportano soiologicamente i festini? Farina e Forca?
franzsidoti
Chiaro?
I festini possono aiutare a creare unità a sentirsi compaesani a sentirsi nella stessa barca.Le feste servono, certo ,se no la Chiesa non ne farebbe tante.Servono a mettere in comunione il popolo di Dio.Ma si parte dal presupposto dell'unica fede che lo unisce.Una festa civile per servire sociologicamente dovrebbe partire dal presupposto dell'amicizia ,per crearla rinsaldarla,per fare comunità nella polis.Ma l'amicizia nella polis la crea la buona politica,che sana le disuguaglianze che portano odio e rancore.Ma questa politica del partito dell'amore fa riferimento a categorie primordiali, parlando sempre di odio d'invidia,contrapposti all'amore.Questa politica non crea amicizia perchè non crea democrazia solidale.A cominciare dalla legge elettorale che serve solo ai capi per mantenere il potere col populismo(io sono come voi ,votate me che vi capisco e sono vicino a voi -a parole-)Non c'è alcun interesse al bene comune perchè non c'è dialogo fra questa politica e la società civile quella che si dà da fare nelle associazioni civili,per fondarle e portarle avanti, e nell'organizzazione di manifestazioni culturali,mettendoci l'anima,come in questa della notte giovani artisti.C'è molta generosità e entusiasmo in esse ma qualche cattivo esempio le fa di-spe-ra-re.Basta un esempio.Durante la festa 'giovani artisti',due peronaggi noti e ricchi,si avvicinano allo stand dell'associazione antiracket,che esponeva fra l'altro delle magliette-manifesto della loro associazione.Non erano in vendita ma chi era interessato ad averne una la prendeva offrendo una libera somma ,per contribuire alle spese e alimentare l'associazione.Così era stato fino a quel momento.Ma i due ricchi e noti rompono la regola non scritta della solidarietà,se ne fanno dare due ,ringraziano e se ne vanno.I giovani presenti sono rimasti basiti. Non è stato un gesto amichevole nè civile .Così non si accresce nè la città nè la buona convivenza .La città non è alimentata da una buona politica ,perciò non risponde alle regole della democrazia che è essenzialmente amicizia.
Chiaro?
franzsidoti
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