

LOMBARDO, GIA' A CONTATTO CON LE FORZE SOCIALI E SINDACALI, CREDE DI POTERCELA FARE INVOCANDO LA RESPONSABIITA' DI TUTTI
Forse si muove davvero qualcosa, forse si tratta di un movimento convulso che getterà nel caos la Regione: insomma che cosa sta accadendo sotto il tetto di Palazzo d'Orleans?
Dopo settimane di incontri e scaramucce tra il presidente Lombardo e i lealisti, alla ricerca di una ricomposizione della maggioranza uscita dalle elezioni, incontri resi inverosimili dalla categorica opposizione dell'UDC e dalla mancata volontà di don Raffaele di azzerare l'attuale governo, adesso si parla di ribaltamento della situazione, mediante apertura alle buone intenzioni di chi ci sta a riconoscere la validità di un programma che, dopo tutto il vuoto di questi mesi, finalmente guardi alle reali esigenze della Sicilia.
Il governatore alla domanda se esiste un dialogo con le opposizioni, fa capire che è disponibile ad aprire al Partito Democratico, perchè: "Chi ci sta è ben accolto". "L'ipertensione siciliana - aggiunge Lombardo - vedrà un passaggio consistente in Assemblea. Puntiamo a un programma in cui, dopo averlo arricchito con il contributo delle forze sociali e imprenditoriali, mi auguro si determini un'ampia convergenza anche in funzione delle scadenze per gli adempimenti legislativi e di governo".
Su questa svolta non tutti la pensano alla stessa maniera. Ed è logico che la maggiore resistenza venga dagli uomini di Cuffaro e da quelli che ancora riconoscono valide le direttive da Roma. Come finirà? Cominceremo a capirne qualcosa a partire da domani, quando il presidente si presenterà in aula.
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