martedì 24 novembre 2009

CRESCE IL DISAGIO NELLA NOSTRA PROVINCIA, DOVE MOLTE COSE VANNO STORTE E LA POLITICA NON SE NE ACCORGE

OGGI MANIFESTAZIONI A MESSINA E A GIOIOSA MAREA


Due eventi stanno riportando ad uno stato di notevole disagio numerosi centri della fascia tirrenica messinese.
Sono: l'iniziativa della società Gesenu di stracciare il contratto, con l'ATO ME 2, rinunziando anzitempo all'impiego di dipendenti e mezzi nel comprensorio mal servito da tale Ambito territoriale, e l'improvviso guasto della macchina tritarifiuti nella discarica di Mazzarrà S.Andrea, il sito in cui finora sono stati scaricati i compattatori provenienti dai centri di cui sopra.
Tutto ciò comporta conseguenze non nuove per i cittadini, che già hanno cominciato a constatare quanto stracolmi sono diventati i cassonetti e quanta spazzatura torna ad accumularsi nelle nostre strade.
A ciò si aggiungano il disagio e le preoccupazioni che investono gli operatori ecologici dipendenti da Gesenu e da ditte subappaltatrici, dovuti al tardato pagamento delle spettanze economiche e alla minaccia addirittura di perdere il lavoro, prospettata dal fatto che, secondo Gesenu, potrebbero solo mantenere la loro attività se assunti da ATO ME 2.
S'è cercato di coinvolgere i Sindaci e il Prefetto per sistemare l'improvvisa vertenza, ma di positivo fino a questo momento non sembra che si sia concretizzato qualcosa.
E allora c'è da temere che il rischio di vederci nuovamente inondati di spazzatura diventi reale, e peggio ancora che non sia fantasia la prospettiva di manifestazioni di piazza, non diverse da quelle che, oggi, anche se per altri motivi, anch'essi però validissimi, si sono svolte a Messina - dove gli studenti si sono ribellati contro il comportamento della politica di fronte al disastro idrogeologico del Messinese - e a Gioiosa Marea, dove l'intera popolazione è scesa in piazza per reclamare il giusto intervento riparatorio nella S.S.113, con particolare riferimento al danno del passo di Capo Skino.
I nostri rappresentanti al Parlamento e quelli all'Ars, sordi finora alle reali esigenze della nostra gente, un pochino di resipiscenza non potrebbero finalmente manifestarla?

1 commento:

Unknown ha detto...

Quello che sta succedendo in tutta la provicia di Messina ci allarma ma ci fa riflettere sull'importanza delle istituzioni anzi sull'importanza di chi li rappresenta sia a livello locale sia a livello nazionale.Le istituzioni sono il portato di secoli di lotte di sangue di passione di amore per la giustizia di quanti ci hanno preceduto.Rappresentano l'ossatura gli organi del corpo sociale della democrazia dello Stato del diritto.Dei diritti dell'uomo del cittadino.Il diritto è più che la legalità che può essere infranta e ristabilita con la giusta pena.Il diritto stabilito dalle istituzioni non può essere manomesso senza gravi danni per tutti.Saviano si appella al diritto ,non alla legalità.Si appella al ristabilimento dell'ordine democratico costituzionale che solo può difendere anche i dirtti dei più deboli.Il Pricipe ha a cuore la stabilità e la sicurezza dello Stato.Il suo obiettivo è difenderlo con ogni mezzo.Ma questo pricipe del rock d'annata piccona lo Stato di diritto.E tutti i rappresentanti a livello locale che non assicurano i diritti ai cittadini lo seguono nella distruzione dello Stato.Scegliere bene i nostri rappresentanti alle elezioni è il primo dovere di ogni cittadino.Una cattiva scelta di tanti decenni ci ha portato in questa grave situazione.Spero che la rivolta di Messina e di Gioiosa Marea porti almeno alle dimissioni degli assessori responsabili.Sarebbe un primo passo verso il recupero del diritto calpestato.

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