giovedì 26 febbraio 2009

ARRIVEREMO ALLO SCIOPERO DI CARTAPESTA


Stanno preparando una nuova legge per regolamentare lo sciopero.
Saranno regole ferree che anzitutto metteranno i punti sulle i, nel senso che faranno come hanno fatto per i partiti piccoli.
Nella legge elettorale hanno messo lo sbarramento al 5%, in maniera che chi non supera questa percentuiale si dimentica d'andare al Parlamento. E così abbiamo visto partiti piccoli di destra e di sinistra dall'agone parlamentare sparire lasciando tutto lo spazio possibile ed immaginabile a chi adesso sta facendo il bello ed il cattivo tempo.
Tanto che sta procedendo nel dimensionamento di tutto ciò che gli capita tra i piedi. Vuole dimensionare la magistratura ed incasellarla come meglio gli pare e piace; ha cominciato a spaccare i sindacati e adesso, con l'ausidio di un Sacconi, sta mettendo i ferri a chi di essi non raggiunge una quota di rappresentanza al 50%.
Il primo colpo di bastone verrà inferto ai servizi pubblici, partendo dai trasporti, visto che è questa la maglia più tormentata della catena protestataria. quella che maggiormente appare insoportabile agli utenti del trasporto puibblico. Aperta questa maglia si continuerà a lavorare sulle altre, fino ad arrivare alle industrie ed al commercio.
I
l segretario della Cgil, Gugliemo Epifani, intervenendo, mette in guardia: "Il governo stia attento perchè in materia di libertà del diritto di sciopero costituzionalmente garantito bisogna procedere con molta attenzione. Se c'è qualcosa da aggiustare rispetto a una normativa già rigida eventualmente lo si può vedere. Ma se si vogliono introdurre forzature che limitano poteri e prerogative è altra questione".
Intanto si parla anche di sciopero virtuale; il che significa: protestare senza assenttarsi dal lavoro. Insomma ce n'è per tutti i gusti: anche per gli amici del Governo con egide Cisl ed Uil.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

......nella migliore delle ipotesi...

Anonimo ha detto...

Se la smettessero di scioperare ogni giorno e pensassero a lavorare come tutti, forse non si sarebbe arrivati a ciò.

Nelle grandi città il disagio degli scioperi, soprattutto dei mezzi pubblici (che a Barcellona manco sappiamo cosa sono) è sentitissimo, perchè paralizza tutta la città e non permette alla gente di andare a lavorare.

Lo sciopero così come lo si fa ora non ha senso e non porta a niente. Se deve essere fatto, come è giusto che sia, deve portare a qualcosa, non solo a disagi!

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