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Martedì 6 gennaio: per i bambini è il giorno della Befana, la vecchietta bruttina ma buona che volando su una ramazza porta ai più piccini dolciumi e doni.
I bimbi, credendo che esista davvero, l'aspettano e l'accolgono con gioia. E se qualcuno di essi è già divenuto incredulo, finge ugualmente di crederci, per non perdere il regalino. Stamattina, per rispetto alla tradizione, la vecchina ha fatto tappa in diversi punti. L'abbiamo vista persino dentro l'OPG, dove ai bambini degli agenti penitenziari, ha portato grossi pacchi dono.
C'è capitato pure d'incontrarla nei giardini dell'Oasi, dove, chissà perchè, ci hanno detto che quella era la "Befana del Vigile". Forse perchè il suo incontro coi bambini era stato organizzato dal Comune, per iniziativa del competente assessore, Emanuele Bucolo, che, ingaggiando il gruppo di giovani animatori "Cafè Express" - questo nome mi ricorda l'omonimo film di Nanni Loy, con Nino Manfredi - ha consentito d'intrattenere un bel gruppo di bambini, con giochi vari e canzoncine che hanno divertito un po' tutti: i piccini e i grandi che li accompagnavano. Ma perchè la befana era stata intestata al vigile urbano, se dentro l'Oasi non s'è vista neppure l'ombra di una "guardia municipale"? Abbiamo tentato di spiegarcelo, quando ci siamo accorti che, all'incrocio tra la via Roma e la via Garibaldi, c'era un picchetto di vigili e vigilesse, appostato all'esterno dell'Oasi, che, facendo rispettare il divieto di traffico e di posteggio d'auto in quel tratto di piazza, proteggevano dai rumori l'allegra manifestazione befanesca.
Veramente noi, la Befana del Vigile, ce la ricordavamo del tutto diversa. Eravamo noi cittadini che accorrevamo in piazza, dove il Vigile su una pedana dirigeva il traffico, e portavamo dei pacchi dono al meritevole Corpo di Polizia Urbana. Si vede che ormai i tempi sono cambiati...
Fra' Galdino
I bimbi, credendo che esista davvero, l'aspettano e l'accolgono con gioia. E se qualcuno di essi è già divenuto incredulo, finge ugualmente di crederci, per non perdere il regalino. Stamattina, per rispetto alla tradizione, la vecchina ha fatto tappa in diversi punti. L'abbiamo vista persino dentro l'OPG, dove ai bambini degli agenti penitenziari, ha portato grossi pacchi dono.
C'è capitato pure d'incontrarla nei giardini dell'Oasi, dove, chissà perchè, ci hanno detto che quella era la "Befana del Vigile". Forse perchè il suo incontro coi bambini era stato organizzato dal Comune, per iniziativa del competente assessore, Emanuele Bucolo, che, ingaggiando il gruppo di giovani animatori "Cafè Express" - questo nome mi ricorda l'omonimo film di Nanni Loy, con Nino Manfredi - ha consentito d'intrattenere un bel gruppo di bambini, con giochi vari e canzoncine che hanno divertito un po' tutti: i piccini e i grandi che li accompagnavano. Ma perchè la befana era stata intestata al vigile urbano, se dentro l'Oasi non s'è vista neppure l'ombra di una "guardia municipale"? Abbiamo tentato di spiegarcelo, quando ci siamo accorti che, all'incrocio tra la via Roma e la via Garibaldi, c'era un picchetto di vigili e vigilesse, appostato all'esterno dell'Oasi, che, facendo rispettare il divieto di traffico e di posteggio d'auto in quel tratto di piazza, proteggevano dai rumori l'allegra manifestazione befanesca.
Veramente noi, la Befana del Vigile, ce la ricordavamo del tutto diversa. Eravamo noi cittadini che accorrevamo in piazza, dove il Vigile su una pedana dirigeva il traffico, e portavamo dei pacchi dono al meritevole Corpo di Polizia Urbana. Si vede che ormai i tempi sono cambiati...
Fra' Galdino
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