Pinco: Ciao Pallino, lo sai che fra due mesi ci sarà l’election day?
Pallino: Che cosa?
Pinco: Il 13 aprile si voterà per la provincia, per la regione e per il parlamento di Roma.
Pallino: Che si vota lo sapevo, ma per tutte queste cose in una sola volta non mi pareva
Ma a me che me ne frega, io non voto per nessuno, anzi il mio certificato elettorale non so nemmeno dov’è andato a finire.
Pinco: Ah, no! Non mi dire che è finito nella spazzatura. Fiorello non vuole che si contribuisca ad aggravare la pattumiera napoletana. Mi raccomando cercalo e trovalo al più presto, se non vuoi che facciano cadere su di te la responsabilità di quella vergognosa situazione.
Pallino: Non esageriamo, cerchiamo piuttosto di non metterci il prosciutto sugli occhi per far finta di non vedere quante minchiate stanno facendo a destra e a manca, cambiando e scambiando per farci credere che ciò ch’è vecchio diventa nuovo, che tutto scorre e tutto cambia…
Pinco: Come il gioco delle tre carte. Cambia, eh? E allora perché Peppinello già si vede nei maxposter ancora con la faccia di vent’anni fa? E perché si cerca di riciclare Cuffaro e i suoi maxvoti, introducendo un Lombardo al posto di un Miccichè?
Pallino: Tutt’e tre assieme farebbero un’unione nuova ideale all’insegna del Cavaliere.
Pinco: Unione dici? Allora non lo sai che Gianfranco Miccichè vede Cuffaro come il diavolo vede l’acqua santa! E non tollera neppure che Berlusconi gli sciupi il sogno di fare il Governatore piazzando al suo posto uno finto federalista.
Pallino: Chi è federalista, Raffaele? Non me lo dire!
Pinco: E allora perché lo blandisce tanto il lumbardo del Porcellone?
Pallino: Guarda, io non ci capisco più niente. Neppure a sinistra, dove pare che si giochi a carte trattenendo le briscole (Tonino,Bonino) e gettando il carico (De Mita).
Pinco: Se tutti fossero carichi, allora bisogna ammettere che carico è pure il signore dei cannoli.
Pallino: O cavolo! Non farmi pensare a certe cose! Mi fai venire l’acquolina.
Pinco: A me l’acquolina - però allo stomaco - la fa venire una inattesa notizia.
Pallino: E qual è la notizia tanto indigesta?
Pinco: Ho letto su “Italia Oggi” che Miccichè, per accettare Lombardo governatore vuole il Ministero del Mezzogiorno. Ma conoscendo il carattere del Palermitano la richiesta mi sembra una provocazione. Gianfranco Micciché s’era candidato a governatore della nostra regione e continua a resistere in questo suo disegno. L’eventualità di un accordo fatto tra Berlusconi e Raffaele Lombardo gli romperebbe le uova nel paniere.
Pallino: E quando si rompono le uova , sprigiona troppa puzza di “buridda”.
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