venerdì 10 febbraio 2012

ORMAI E' ASSODATO: A BARCELLONA NON NASCERA' NESSUN BAMBINO, TUTTE LE INCINTE DEL COMPRENSORIO PARTORIRANNO A MILAZZO.

 COSTITUITO IL COMITATO REGIONALE CHE GOVERNERA' LA RIORGANIZZAZIONE DEI PUNTI NASCITA

L'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, ha comunicato all'ARS di avere costituito il Comitato per il percorso nascita regionale dal quale dipendono i comitati nascita locale, destinati alle tre aree (orientale, occidentale, centrale) della Sicilia.
Il comitato regionale - ha spiegato Russo - è chiamato a governare il complesso processo di riorganizzazione con il quale si sta ridisegnando il percorso nascita in Sicilia. Come previsto dal decreto, entro giugno i direttori generali dovranno modificare le piante organiche perche' bisogna concentrare le professionalità in quei punti chiamati a fare più di cinquecento parti all'anno.
Questi i nomi scelti per il Comitato regionale:
Maurizio Guizzardi, dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Francesco Poli, direttore generale dell'azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, Sergio Buffa (flussi informativi), Lia Murè (programmazione ospedaliera), Giuseppe Noto (programmazione territoriale), Dino Alagna (programmazione emergenza/urgenza), Giuseppe Murolo (qualita'), Maria Grazia Furnari (ufficio Piano di rientro), Francesca Cappello (consultori familiari), Giuseppe Ettore, Maria Rosa D'Anna e Paolo Scollo (referenti dirigenti di ostetricia e ginecologia), Angelo Rizzo e Giovanni Corsello (pediatria e neonatologia), Maria Santo (ostetrica), Carmelo Denaro (anestesia e rianimazione), Enrico Virtuoso (infermieristica), Domenico Grimaldi (medici medicina generale), Adolfo Porto (pediatri di libera scelta), Pier Emilio Vasta (rappresentante utenza).
Il comitato regionale - ha spiegato l'assessore Russo - avrà il compito di governare il complesso processo di riorganizzazione con cui si sta ridisegnando il percorso nascita regionale. Come previsto dal decreto, entro giugno i direttori generali dovranno modificare le piante organiche perchè bisona concentrare le professionalità in quei punti chiamati a fare più di cinquecento parti all'anno.
Se da un lato bisogna fare in modo che il primo ottobre i punti nascita individuati siano conformi al decreto ministeriale, dall'altro si devono attuare efficienti percorsi nascita laddove verrà dismesso il punto nascita, mettendo in condizione ginecologi ed ostetrici di svolgere al meglio il proprio lavoro che sarà quello di assistere la donna gravida fino al momento del parto. Russo s'è detto certo che le donne in gravidanza preferiscono partorire in un luogo sicuro per sè e per i loro bambini.
Già dal 5 gennaio scorso, data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione,  il decreto assessoriale di riorganzzazione dei punti nascita è entrato in vigore, escludendo quindi definitivamente dai quarantadue nosocomi riconosciuti validi i due importanti ospedali di Barcellona e di Mistretta.
E ciò, nonostante le proteste e la incontrovertibile verifica della capacità operativa del Cutroni Zodda e del "Santissimo Salvatore".
Se per l'ospedale di Mistretta c'era il "neo" dell'insufficienza numerica dei parti in un anno, per quello di Barcellona, considerato che questo "difetto" non esisteva, s'è scovata un'alta motivazione: la troppa vicinanza dell'ospedale di Milazzo,  il quale presenterebbe maggiori garanzie di  efficienza e sicurezza. 
Ed è stato sufficiente ciò per convincere un Assessore, secondo cui ovviamente  "le donne in gravidanza preferiscono partorire in un luogo sicuro per se' e per i loro bambini"
Come se il Cutroni Zodda finora non sia stato in grado di dare...questa garanzia

1 commento:

Sebastiano ha detto...

E’ il momento in cui è necessario fare “carte false” per risollevare le sorti del nostro ospedale. Fallimentare l’operato della nostra rappresentanza politica “tutta” che in tutti questi anni ha permesso lo stato attuale dei fatti sul nostro ospedale. Alle prossime elezioni non ci saranno sconti per nessun politico. Non credo che i cittadini continueranno ad essere annebbiati dalle false illusioni e promesse elettorali. Qualche politico ha il coraggio di rasserenare la città, “… tutto sotto controllo…”. Nulla, invece, è sotto controllo, c’è solo uno stato di forte agitazione ed indignazione da parte di tutti gli utenti che non vogliono più essere presi in giro da questa politica quando dovrebbero salvaguardare i diritti più sacrosanti come quello della salute.

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