martedì 6 settembre 2011

ATTO DI VANDALISMO A SPINESANTE: SPORCATO E MANOMESSO IL CAMPO DI BASKET NEL LUNGOMARE














NUMEROSI GLI SCEMPI IN CITTA', MA C'E' CHI SE NE ACCORGE SOLO IN QUEST'OCCASIONE




Mentre capita che, a Roma, un vandalo maniaco mutila la fontana del Moro a Piazza Navona, ma tempestivamente viene individuato e arrestato, a Barcellona, pur ripetendosi atti di vandalismo, nessun rsponsabile di ciò si riesce mai a colpire.
L'ultimo dei tanti episodi sfregianti (se non addirittura distruttivi) di strutture pubbliche è stato registrato nel lungomare di Spinesante, dove ripetutamente il campetto di basket, realizzato nel contesto del rinnovo dell'arredo urbano, è stato deturpato e reso inservibile.
Dopo avere, una prima volta, manomeso i canestri e imbrattato parte del campo, mani ignote nei giorni scorsi hanno completato l'azione vandalica sporcando ancor di più il terreno di gioco con liquami untuosi, con l'evidente intento di impedire l'agibilità del campo, dove parecchie squadrette di giovani avevano avuto modo di confrontarsi sportivamente.
Parlare di motivazioni per gesti del genere non è neppure il caso, anche se potrebbe nascere il sospetto che si sia trattato di uno sgarbo vendicativo per chissà quale stizza...
Per questo caso, per il quale pare si sia scomodato un rappresentante sindacale per bacchettare l'amministrazione comunale che non sa predisporre servizi di vigilanza, saremmo curiosi di vedere quali provvedimenti saranno presi da chi, in questa città, ha l'obbligo istituzionale di garantire la protezione del patrimonio pubblico.
Ma meraviglia l'improvviso cipiglio di un sindacalista pronto a sindacare il sindaco, soltanto ora di fronte alla notizia di un'azione deturpatrice, mentre un profondo intorpimento deve avergli impedito di reagire alle molteplici altre precedenti informazioni - fotograficamenrte documentate - di gravi, ripetuti e persino più eclatanti scempi compiuti in questa città.
E mi riferisco brevemente ai numersi specchi parabolici sistematicamente distrutti, alle indecorose imbrattature di prospetti pubblici e persino di chiese, al ludibrio e alle devastazioni interne ed esterne dell'asilo Girasole e del costruendo teatro Mandanici, allo scempio per cumulo d'immondizie nella stessa spiaggia di Spinesante - a tal proposito in gravissimo defaillance nei confronti della ben tenuta spiaggia di Cicerata - e a tanti altri grossi inconvenienti determinati dalla trascuratezza sui marciapiedi e negli angoli della città.
C'è chi l'Amministrazione l'ha bacchettata molto prima di questo signore.

2 commenti:

Sebastiano ha detto...

Quel maledetto vizio di imbrattare i muri
Le forze dell’ordine possono "sempre" intervenire contro questa categoria di vandali, poiché c’è già un articolo del codice penale, il 639 che consente di procedere contro chi sporca le città. Se nel mirino finiscono monumenti ed edifici sotto tutela, si può procedere d’ufficio. Vadano ad imbrattare l’interno di casa loro e di chi li difende.

Sebastiano ha detto...

Il vandalismo grafico non si combatte solo con pennelli e vernice, ma con un paziente e capillare lavoro su più fronti: prevenzione e educazione a scuola e in famiglia al rispetto del bene comune, maggiori misure di controllo e sanzioni anche con telecamere, oltre a costante pulizia di strade, giardini e verde pubblico, muri e cassonetti.
Il degrado produce degrado, senso di abbandono e assenza di regole nella città.

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