
Ricorderete che, nei giorni scorsi, abbiamo registrato una notizia riguardante una lettera, inviata dal direttore dell'OPG, dott. Nunziante Rosania, al sindaco di Barcellona, per ribadire la necessità di trasferire in un posto più idoneo il canile che ormai da anni e in via provvisoria, per cortesia, viene ospitato nell'adiacente area appartenente all'ospedale psichiatrico di via Madia.
Non so se il capo della civica amministrazione abbia risposto alla pressante e reiterata richiesta del direttore, ma mi auguro che ciò sia avvenuto con esito positivo, a stretto giro di posta, in considerazione del fatto che la permanenza dell'improvvisato rifugio è diventata intollerabile per diversi motivi: finora, per il disturbo arrecato dal latrato dei cani, giorno

Adiacente all'edificio originario, destinato al ricovero e agli uffici, l'OPG possiede un'area, parzialmente coperta, che comprende un'ampio appezzamento erboso e una stradella che porta ad una costruzione utilizzata per attività operativa, attrezzata con macchinari per la lavorazione del legno. Una moderna falegnameria in grado di costruire su misura mobili, porte, infissi e altra oggettistica di arredamento, mediante un lavoro artigianale, da tempo affidato ad una cooperativa, che tra gli altri consente l'impiego di otto ricoverati.
Un'occasione per l'impiego della terapia del lavoro, che pare si riveli efficace.
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