lunedì 11 agosto 2008

IL TRISTE ROSARIO DEGLI INCIDENTI CONTINUA, ma le strade e i controlli restano difettosi e carenti



Avere assistito, quasi in diretta, al disastroso incidente di quel Tir che, sbandando ed infrangendo il guard-rail in autostrada, ha seminato la morte nell'altra corsia, è stato davvero raccapricciante.
Dovrebbe bastare quella rapida sequenza, esplodente in un violentissimo rogo, per sconvolgere anche il più incallito di quei giovani che alla guida di "grosse cilindrate", dopo una nottata di baldoria e di chissà quante altre trasgressioni in discoteca, si lanciano alla cieca lungo le strade di ritorno a casa.
Come dovrebbe apparire emblematico un altro incidente, quasi contemporaneo nel Cilento, in cui sette giovani hanno perduto la vita gettando nella disperazione le loro famiglie, appunto per una circostanza ormai ripetitiva: il ritorno a casa dopo una serata trascorsa in allegria, spesso fino a notte inoltrata. O quello non meno doloroso del giovane di 22 anni, che tornando dal festeggiamento del proprio compleanno, ieri ha trovato la morte in una delle nostre strade, nei pressi di Pace del Mela.
Non sempre però la causa delle stragi su strade e autostrade dovrebbe essere imputata al colpo di sonno del conduttore del Tir finito nel rogo o all'incosapevolezza di giovani che si lasciano prendere la mano dalla velocità. Perchè ci sono anche ben altri fattori, dovuti alla incuria e alla superficialità dei nostri governi, che finora hanno creduto di potere affrontare il pauroso incremento degli incidenti stradali ricorrendo allo spauracchio di una normativa più feroce, come la pseudo deterrenza della patente a punti. Mentre - per contrappasso - lesinano, con tagli alla "finanziaria", la possibilità, già fin troppo magra, di attuare efficaci controlli e costante vigilanza, opportuni interventi di manutenzione nelle strade e nelle autostrade e di ammodernamento dell'assetto viario, in gran parte divenuto soprattutto da noi fatiscente e assolutamente inadeguato all'esorbitante traffico attuale. Già in un precedente "post" ho avuto modo di evidenziare la pericolosa situazione registrata nella SS113, e nelle provinciali attigue, dove giornalmente il movimento automobilistico è aggravato dal continuo andirivieni di mezzi pesanti, tra cui i mastodontici autocompattatori che persino da Messina trasportano i rifiuti urbani fino alla discarica di Mazzarrà S.Andrea.
Come pure ho ricordato, a chi se lo fosse scordato, che da anni, tra Villafranca e Rometta, per ragioni di sicurezza, rimane chiuso un lungo tratto dell'A20, in direzione ME-PA, e chissà quali interventi saranno necessari perché sia riaperto al traffico.
Il fatto è che, di riattivazione, non si profila neppure l'ombra.
Sarà un problema difficile e costoso, e pertanto destinato al rinvio perpetuo?
E' probabile che sia così.
Mentre invece non è certamente così per il progetto "PONTE SULLO STRETTO", la cui attuazione, pur risultando un milione di volte più difficile e dispendiosa, è già "COSA FATTA". Almeno così sostiene l'amico della Sicilia, Silvio Berlusconi.

2 commenti:

Cinghiale nerostellato ha detto...

Il tasso delle morti dovute ad incidenti stradali è ahimè troppo elevato, e nella maggior parte dei casi riguarda ragazzi giovani la cui vita è stroncata per sempre per una piccola distrazione. A parte la patente a punti, neanche l'inasprimento delle pene per la guida in stato di ebbrezza ha ridotto tanto il tasso di incidenti.

Anonimo ha detto...

Se ve ne sarete accorti, sui giornali di oggi pare che si stia dando ragione al nostro allarme su quanto non si fa per rendere le strade più sicure, su quanto non si riesce a fare per prevenire, educando i giovani ad avere maggior rispetto di sè stessi, sul poco che si fa per incastrare chi, nelle serate di fine settimana, alimenta il rischio d'incidenti imbottendo la gioventù di alcoolici ed altro,

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