
Che ci sia carenza di controllo, nelle nostre strade, non è certamente una novità. L'abbiamo fatto notare, anche documentando con foto il traffico caotico, più volte in questo blog; ed anche i giornali ne hanno parlato, particolarmente in caso d'incidenti, divenuti con l'inizio dell'estate sempre pù frequenti, soprattutto agli incroci.
Ma non è tutto: a questa preoccupante carenza, resta ancora da aggiungere l'assoluta mancanza di attenzione in alcuni tratti periferici che, essendo rettilinei, aumentano la loro pericolosità, per la tentazione di non pochi a premere più del necessario sull'acceleratore.
Parlo: della variante alla 113, che unisce piazza San Giovanni al tunnel di S.Antonio, dove i sorpassi avvengono senza alcun rispetto per la striscia continua; del cosiddetto asse viario adiacente al rilevato ferroviario, che precede la nuova stazione; dei due tratti di litoranea Caldà-Cicerata e Spinesante-Cantoni, che spesso diventano libere piste per auto e motori a tutto gas.
A proposito del segmento di litoranea tra Spinesante e Cantoni, viene spontaneo toccare il tasto, benchè doloroso, della gravissima ignavia che ha finora consentito la progressiva corrosione del litorale in prossimità del torrente e la distruzione del ponte sul torrente Patrì. Per questa disastrosa situazione, che sì è lasciata aggravare per oltre un decennio, ancora non si trova chi sappia o voglia trovare un rimedio, e la gente attende che finalmente venga costruita una variante al tratto di litoranea ingoiata dal mare, in zona più arretrata, che comunque consenta di ripristinare il transito tra Cantoni e Marchesana, o per meglio dire tra i due comuni limitrofi di Barcellona Pozzo di Gotto e Terme Vigliatore, attualmente serviti soltanto dalla intasatissima S.S.113.
E dire che c'è qualcuno che ha il coraggio di parlare di incremento turistico e di costruzione di aeroporti....
Francesco Cilona
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